Aziende e disabili, grazie al Germoglio è nato il primo centro di lavoro guidato della Saccisica
Molte aziende non sono oggi in regola con l’obbligo della legge 68/99 che prevede l’assunzione di persone con disabilità. Per facilitare il collocamento, la cooperativa Germoglio di Arzergrande punta sull’affiancamento per preparare i disabili al mondo aziendale.
Rispondere al bisogno di inclusione sociale di persone con disabilità psicofisica o svantaggi sociali, offrire nuovi contesti educativi e realizzare percorsi di lavoro che accompagnino i disabili a essere pronti per entrare in azienda.
Sono questi i principali obiettivi della cooperativa sociale Germoglio di Arzergrande che, a giugno, ha inaugurato il primo centro di lavoro guidato della Saccisica.
Il progetto, frutto di una collaborazione tra la cooperativa, il Centro per l’impiego di Padova e il Servizio di integrazione lavorativa della Ulss 16, è un’attività cuscinetto tra enti pubblici e realtà produttive del territorio con lo scopo di facilitare l’inclusione di persone appartenenti a categorie protette con disabilità lievi o in stato di svantaggio.
All’interno del centro, per conto di aziende locali, nove disabili svolgono attività di assemblaggio di minuteria metallica e realizzano macchine per il condizionamento dell’aria.
«Molte realtà produttive – spiega Giovanni Zambon presidente del Germoglio – ancor oggi non sono preparate ad accogliere persone con disabilità, ma così facendo disattendono all’obbligo sancito dalla legge 68/99 che prevede il collocamento di persone appartenenti a categorie protette. Con il Centro di lavoro guidato ci poniamo come partner delle aziende per trovare insieme soluzioni efficaci di sviluppo del benessere di tutte le persone che vivono in Saccisica».
«L’esperienza trentennale di Germoglio – prosegue Zambin – ci ha insegnato che il lavoro è uno strumento essenziale per il recupero della dignità sociale e l’autonomia della persona. Con il centro di lavoro guidato intendiamo offrire, sia alle persone appartenenti a categorie protette che ai giovani che escono dalle superiori, la possibilità di trascorrere un periodo lavorativo in una struttura protetta in attesa di un futuro impiego».
La cooperativa Germoglio è nata nel 1989 per volontà di alcuni volontari soci fondatori.
Oggi affianca al centro diurno che accoglie 30 ragazzi la bottega Tam tam, negozio dove si realizzano e si vendono prodotti di cartotecnica fatti a mano dagli ospiti del centro; il catering sociale Senape, centro di cottura che propone quotidianamente servizi di mensa ad aziende, scuole, enti pubblici e famiglie; Spazioaperto, attività di convivenza durante i weekend che si rivolge agli utenti della cooperativa per stimolare la socializzazione e l’autonomia; Sem (Servizi educativi minori), area dedicata all’educazione di bambini e ragazzi.
«Il nostro obiettivo è porci come una realtà produttiva che offre servizi competitivi al pari di quelli di una qualsiasi altra azienda – spiega Dennis Ciervo, coordinatore generale del Germoglio – La sfida è creare sinergie con il pubblico e con il privato, per generare ricchezza da reinvestire nella cooperativa sotto forma, da un lato, di servizi agli utenti (attività ludiche, motorie e artistiche che richiedono la presenza di personale retribuito) dall’altro di stipendi per i ragazzi con svantaggi sociali che lavorano nelle nostre attività produttive».