Il premio San Sabino lancia il nuovo bando
Tra le novità della nona edizione del premio di poesia religiosa ci sarà la presenza alla premiazione del poeta irlandese di caratura internazionale James Harpur e l’edizione di una pubblicazione che riscopre la poesia latina che Niccolò Tommaseo ha scritto in onore di Torreglia «luogo di poeti».
La prova del nove attende il premio di poesia religiosa San Sabino, promosso dalla parrocchia di Torreglia e dal gruppo culturale La Perla, che pubblica il nuovo bando per poesie inedite d’ispirazione religiosa e spirituale, «forma di ricerca del divino ed espressione profonda dell’umano», sotto il titolo, assunto nella precedente edizione, “Parola e mistero”.
E proprio all’edizione 2015, l’ottava, fa riferimento l’iniziativa numero nove per proseguire sulla scia di una rivalutazione qualitativa e quantitativa che gli consenta di prendere lo slancio e varcare con rinnovato vigore il traguardo del decimo concorso, a vent’anni dalla fondazione voluta dal compianto poeta e docente Giuliucci.
Il premio, ispirato all’antica chiesa di San Sabino, in parrocchia di Torreglia, dove è sepolto l’abate letterato e poeta Giuseppe Barbieri, accende le luci dell’edizione 2017 con quattro novità significative.
«Innanzitutto – annuncia il presidente della giuria Stefano Valentini – la presenza in occasione della cerimonia di premiazione, sabato 27 maggio 2017 alle 16.30, del poeta irlandese James Harpur, riconosciuto a livello internazionale come una delle più autorevoli voci della poesia religiosa e spirituale, che giunge per la prima volta in Italia, in occasione della pubblicazione della traduzione in italiano di una sua antologia poetica. Al poeta sarà poi dedicato un evento specifico, domenica 28, nel teatro La Perla di Torreglia, con una lectio magistralis e un reading delle sue poesie. Seconda novità, che costituisce quasi un preambolo, un prestigioso biglietto da visita al premio, è la riscoperta del carme latino di Niccolò Tommaseo dedicato a Torreglia, attraverso l’originale pubblicazione Cantiamo Torreglia. Una poesia di Niccolò Tommaseo (Proget edizioni) scritta da Lucia Marchesi, Giulio Osto e Patrizia Paradisi.
Dalla poesia dell’autore di Sebenico è tratta anche la citazione che campeggia nella prima pagina del depliant illustrativo: «Jam vatum locus iste. Tenent circum omnia Vatem - Questo è un luogo di poeti. Tutto all’intorno avvince il poeta».
La pubblicazione è correlata al premio anzitutto perché si tratta di una poesia e poi perché la targa che ricorda questo componimento, firmata da Carlo Diano, è collocata all’interno della chiesa di San Sabino. Il libro presenta il primo studio in assoluto dell’opera, che fornisce il pretesto per la presentazione e la valorizzazione di tutto il territorio tauriliano con itinerari interessanti e immagini di alta qualità. Alla fine ne esce un libro con tante facce, che interessa lo studioso per la poesia latina e l’appassionato degli Euganei per le bellezze artistiche e culturali de- scritte.
Il terzo avvenimento a cui il premio tauriliano si aggancia è il doppio anniversario poetico legato a David Maria Turoldo, rappresentante assai significativo della poesia religiosa italiana del Novecento, nel centenario della nascita (1916-2016) e nel 25° della morte (1992-2017).
Molte sono le manifestazioni già in corso e molte altre sono programmate per l’anno prossimo. Il nome di Turoldo è poi anche l’aggancio per la quarta novità: il “gemellaggio” poetico tra il (relativamente) giovane premio di Torreglia e lo storico premio di poesia religiosa Città di Camposampiero, che proprio a Turoldo s’intitola. «Le due esperienze – fa notare Valentini – si completano in maniera virtuosa: le date delle iniziative, entrambe biennali, s’alternano perfettamente; il premio di Camposampiero si rivolge all’edito, quello di Torreglia all’inedito; insieme si possono superare i problemi di un contesto complessivo, come quello della poesia, e perdipiù di ispirazione religiosa, oggettivamente dif- ficile».
Il premio San Sabino, inutile dirlo, conferma infine le novità vincenti dell’ultima annata e soprattutto la pubblicazione dell’antologia dei migliori componimenti premiati, segnalati e ritenuti dalla giuria meritevoli di stampa. Un’iniziativa che consente soprattutto ai “poeti per passione”, quelli che si collocano al di fuori del circuito degli addetti ai lavori e che non pensano di pubblicare le loro poesie, d’essere gratificati dalla diffusione in veste editoriale dei loro versi migliori. La giuria è composta da Luca Bortoli giornalista e poeta, Francesca Diano traduttrice letteraria e scrittrice, dalla poetessa e critica letteraria Patrizia Invernizzi Di Giorgio, dallo scrittore e critico Giuseppe Zamarin. Presidente del premio è il parroco don Franco Marin, direttore artistico don Giulio Osto, segretario generale Enzo Ramazzina, segretaria testi Caterina Golluccio.