Vecchio, caro bollettino parrocchiale, resti la fonte prediletta
È quanto emerge dall'indagine Sonar, condotta dall'Osservatorio socio-religioso del Triveneto con l'ufficio pastorale delle comunicazioni sociali della diocesi di Padova. Il 90 per cento dei laici impegnati nelle parrocchie si informano proprio a partire dal bollettino. Dopo Pasqua, i coordinatori vicariali della comunicazione inizieranno la raccolta dei fogli parrocchiali pubblicati online che verranno poi studiati dall’ufficio e dall’osservatorio per essere potenziati. I bollettini censiti saranno inseriti all’interno del sito diocesipadova.it e formeranno il primo archivio elettronico consultabile da tutti.
Non ci sono dubbi. Il bollettino, o foglio informativo settimanale, resta ancora lo strumento più utilizzato all’interno delle parrocchie per veicolare comunicazioni di servizio e appuntamenti, racconti di come la comunità si stia muovendo, segnalazioni in merito a chi nasce e a chi muore.
Prettamente cartaceo, in alcune realtà e vicariati raggiunge anche le caselle di posta virtuali tramite la spedizione via mail. Secondo la ricerca Sonar, l’indagine esplorativa sulla comunicazione nella diocesi di Padova promossa dall’ufficio di pastorale della comunicazione, e strutturata dall’Osservatorio socioreligioso del Triveneto, quasi il 90 per cento dei laici impegnati lo legge tutte le settimane.
Parte da questo dato, oggi riconosciuto oggettivamente grazie all’indagine, la sfida ulteriore che coinvolge tutti i coordinatori vicariali per la comunicazione. Obiettivo: arrivare a uno studio puntuale dello “strumento bollettino” per comprendere sempre meglio come e cosa si comunica dentro le parrocchie e come migliorare in questo senso.
«Il compito dei coordinatori – spiega don Marco Sanavio, direttore dell’ufficio di pastorale della comunicazione – sarà quindi quello di raccogliere l’edizione digitale di tutti i bollettini parrocchiali della prima domenica dopo Pasqua, allo scopo di censirli e farne oggetto di riflessione sia per l’Osservatorio socio-religioso Triveneto che per l’ufficio diocesano, così da poter offrire in futuro strumenti e suggerimenti utili a potenziare questo prezioso strumento di comunicazione locale. Dalla prima parte della ricerca Sonar è emerso come questo strumento sia il più diffuso e il più efficace a livello locale, in qualche occasione consegnato addirittura casa per casa. Questo ci stimola a porre particolare attenzione a questo dispositivo, sia cartaceo che digitale, verificando se sia possibile condividere le buone prassi e suggerire qualche strumento utile».
La ricerca sulla comunicazione offrirà così l’occasione per realizzare il primo censimento digitale di tutti i bollettini parrocchiali della diocesi: una sorta di rassegna online che troverà spazio proprio all’interno del sito della diocesi di Padova. Si tratta del primo archivio elettronico di questo tipo che consentirà con pochi clic di filtrare i fogli informativi parrocchiali anche per categorie, vicariati e periodicità.
«Ogni parroco – continua don Sanavio – potrà scegliere se desidera che il suo bollettino venga anche pubblicato online nella sezione “Sonar” o, invece, resti semplicemente censito nell’archivio digitale dell’ufficio comunicazione, a scopo di studio e rilevazione statistica. La vicinanza della Pasqua permetterà anche di raccogliere eventuali pubblicazioni parrocchiali straordinarie che vengono editate e distribuite in parrocchia».
I bollettini saranno letti, confrontati e studiati da un’équipe di esperti di comunicazione e pastorale. «Non per dare giudizi, assolutamente da bandire questa prospettiva che non sentiamo nostra, ma esclusivamente per eseguire un’analisi concreta in merito a capacità e desiderio di comunicare dentro le nostre comunità. Il bollettino si rivela lo strumento maggiormente efficace e capillare perché più familiare e vicino alla nostra gente. Quindi come renderlo sempre più tale e come orientarsi perché sia davvero espressione di tutta la comunità e non solo di una parte di essa? Che volto della parrocchia emerge dalle pagine del foglio settimanale? Sono domande che è importante porsi per trovare strade di comunicazione nuove e sempre più concrete all’interno delle nostre comunità».