Si apre l'anno formativo per i diaconi permanenti
Domenica 24 a villa Immacolata la comunità diaconale della diocesi riprende il cammino formativo salutando don Giuliano Zatti e don Giancarlo Ceccato e accogliendo don Raffaele Gobbi, nuovo delegato diocesano, e don Remigio Brusadin, nuovo direttore spirituale.
Sono la parola di Dio e i gruppi di ministerialità i temi formativi annuali che affronterà la comunità diaconale della diocesi. Il primo è riservato agli aspiranti e candidati (poco più di una decina), il secondo invece è un percorso di formazione permanente per chi diacono lo è già (51 in diocesi).
Ad aprire l’anno formativo un appuntamento importante: domenica 24 settembre infatti la comunità dei diaconi permanenti, dei candidati e degli aspiranti si ritrova a Torreglia, a villa Immacolata, dalle 9 alle 18. Un incontro per dare avvio al nuovo anno che parte con una novità: il vescovo Claudio ha infatti nominato il nuovo delegato, don Raffaele Gobbi parroco di Tencarola, e il nuovo direttore spirituale, don Remigio Brusadin rettore della chiesa del Carmine a Cittadella, che prendono il posto di don Giuliano Zatti e don Giancarlo Ceccato.
L’appuntamento del 24 vuole proprio essere un momento di ringraziamento, presentazione e reciproca conoscenza: «In mattinata – spiega il nuovo delegato, don Gobbi – ci soffermeremo più sull’approfondimento spirituale con una riflessione sul brano biblico di Gesù a Betania, sintonizzandoci così con il cammino diocesano e gli orientamenti pastorali.
Il pomeriggio invece ci sarà un momento di ringraziamento e gratitudine per don Giuliano Zatti, il precedente delegato, e don Giancarlo Ceccato, padre spirituale. La comunità diaconale è felice di vedere che dopo cinque anni di cammino insieme a don Zatti è stato affidato un ruolo così importante e sono stati riconosciuti i suoi talenti e capacità. Il senso di gratitudine è molto forte e sentito».
Il 24 è anche occasione per presentare i quattro diaconi che verranno ordinati il 28 ottobre e che hanno quindi la possibilità di manifestare il proprio stato d’animo e il proprio vissuto. Durante la giornata viene illustrato anche il percorso formativo.
Per un diacono la parola di Dio è qualcosa di concreto: la conoscenza e la familiarità con i testi sacri sono aspetti di primaria importanza. Sono infatti tenuti a recitare le lodi, i vespri e la compieta: ecco perché gli incontri formativi dedicati ad aspiranti e candidati affronteranno temi quali, ad esempio, la parola di Dio nella vita della chiesa e del credente, la liturgia delle ore, la lectio divina, l’omelia anche da un punto di vista pratico con laboratori concreti su come predisporre una predica, come scegliere i testi o organizzare gli incontri di spiritualità. I diaconi devono avere un contatto costante e continuo con le Scritture, in quanto sono collaboratori del vescovo a tutti gli effetti e devono guidare con la loro azione la comunità parrocchiale.
In febbraio è previsto anche un incontro sul matrimonio e il diaconato dedicato alle mogli. Per chi invece è già diacono gli incontri, tenuti da don Livio Tonello, docente in seminario, sono sulla figura pastorale dei gruppi di ministerialità: in linea anche in questo caso con gli orientamenti pastorali che richiamano l’importanza dei gruppi. Per gli aspiranti e i candidati il percorso prende avvio l’8 ottobre dalle 15.30 alle 18.30. Si ritroveranno poi insieme anche ai diaconi sabato 28 per l’ordinazione dei nuovi e di nuovo il 7 novembre, a santa Giustina alle 18, per la solennità di san Prosdocimo e il trentennale delle prime ordinazioni in diocesi.
«Gli incontri formativi – conclude don Raffaele Gobbi – sono fondamentali in modo particolare per chi si sta preparando al diaconato: hanno infatti una consequenzialità e sono legati l’uno all’altro. In ogni caso sono appuntamenti di approfondimento sui temi di attualità in diocesi e momenti preziosi di fraternità e confronto fra i diaconi stessi, che sono sparsi in tutto il territorio e hanno poche occasioni di incontro collettivo».