Santa Tecla sta a cuore a tutti
Nell'incontro dei consigli pastorali parrocchiali di Este è stato ribadito l’impegno a sostenere la casa di riposo, che oggi ospita 200 anziani e rappresenta un patrimonio per l’intera comunità. Attenzione anche a chi ha perso il lavoro, così come alle altre situazioni di crisi nel territorio.
I consigli pastorali delle parrocchie di Este (Santa Tecla, Pilastro, Santa Maria delle Grazie, Meggiaro e Rivadolmo) si sono riuniti per conoscere la situazione della casa di riposo Santa Tecla e ricevere dal consiglio di amministrazione della fondazione informazioni approfondite anche riguardo alle prospettive.
L’incontro, a cui ha preso parte anche il vicario generale della diocesi mons. Paolo Doni, è stato animato dalla ricerca di comprendere meglio il percorso che sta facendo la casa di riposo e capire la vicenda che vede coinvolte un gruppo di ex lavoratrici della stessa, che per una settimana sono state presenti in Duomo giorno e notte.
Dopo i ragguagli ricevuti, i consigli pastorali hanno ringraziato i componenti del cda per l’impegno rivolto a garantire l’efficienza del servizio ai circa 200 anziani ospitati e il consolidamento economico-finanziario dell’ente, e hanno espresso il desiderio di continuare a essere informati offrendo il proprio contributo di riflessione e di discernimento. A questo scopo si sono impegnati a ritrovarsi come consigli pastorali per contribuire a sostenere questa realtà importante di Este.
Per quanto riguarda il gruppo di ex dipendenti di Santa Tecla, è emerso l’impegno da parte di tutti i consigli pastorali di fare il possibile per poter assicurare alle persone che hanno perso il lavoro la possibilità di avere un’altra occupazione. Pur precisando che «la chiesa è un luogo di culto, e il duomo non può rappresentare un luogo di scontro sindacale», al termine dell’incontro si è espresso l’impegno a continuare a rivolgere l’attenzione anche a questa vicenda insieme alle tante altre situazioni familiari e sociali che mettono in pericolo i posti di lavoro e il reddito delle famiglie creando difficoltà e disagio.
Sulla questione era intervenuta nei giorni scorsi anche l’assessore veneto al lavoro Elena Donazzan, interpellata dall’unione sindacale di base di Santa Tecla, precisando che «la regione non ha alcuna competenza nel merito, non trattandosi di una trattativa sindacale aperta, ma invece di una situazione conflittuale tra ex lavoratori e il proprio datore di lavoro. Solo se il problema è legato alla disoccupazione vi è una competenza in termini di strumenti di accompagnamento. Mi auguro comunque che la situazione torni alla normalità dei rapporti e che le lavoratrici interessate ritrovino un lavoro».