San Lorenzo da Brindisi fa festa nel 50° anniversario della parrocchia
La comunità dell'Arcella, come sostiene il parroco don Giampietro Zanon, potrebbe essere presa come metro di valutazione dei tempi moderni. In 50 anni in effetti, le cose da queste parti sono cambiate molto. Immutata rimane la voglia di fare festa e di riscoprire di anno in anno il significatomcomunitario dello stare insieme. Si apre domani il secondo dei tre fine settimana festaioli.
Comunità di qualità. Potrebbe essere lo slogan, tra il serio e il faceto, di presentazione della sagra di San Lorenzo da Brindisi all’Arcella. Perché qui, lo spirito stesso della festa è il valore dello stare insieme. Ecco allora che la celebrazione del patrono diventa motivo per rinnovare e rinsaldare il senso di amicizia e cordialità tra parrocchiani.
Quest’anno la festa della comunità, a San Lorenzo da Brindisi, coincide anche con il cinquantesimo anniversario della parrocchia, che – come ricorda il parroco don Giampietro Zanon –
«nelle sue trasformazioni sociali e umane, rappresenta, per Padova, il metro dell’evoluzione dei tempi moderni».
Apertura, convivenza, coinvolgimento, sono l’anima dei sette giorni di festa tra fine giugno e inizio luglio. Il primo assaggio è stato il 24 e 25 giugno, poi la ripresa della festa l’1 e il 2 luglio e ancora il 7, l’8 e il 9. Senza abusare di detti proverbiali, per descrivere l’apertura serale dello stand gastronomico, dalle 19, sembra proprio necessario rispolverare l’antico adagio “piatto ricco, mi ci ficco”, perché il cibo particolarmente sontuoso è una realtà conosciuta e consolidata per la comunità, a cui si affianca un’attenzione particolare al rispetto per l’ambiente, perché tutte le prelibatezze culinarie vengono servite su piatti in ceramica e si usano posate in acciaio e bicchieri in vetro per limitare al massimo l’uso della plastica e gli sprechi.
Una bella serata a cena con gli amici, dunque, è il frutto collettivo dell’impegno dei volontari della parrocchia che lavorano con impegno per rendere possibile la realizzazione della sagra: dalle signore del gruppo delle catechiste che preparano i sughi freschi (senza olio di palma e con un occhio d’attenzione ai celiaci), al gruppo scout, a chi mantiene attive ed efficienti tutte le strutture adiacenti, dal chiosco bar al banchetto dolci.
«La bellezza della nostra sagra – spiega Pino Pecente, coordinatore dei volontari – non è la festa della gastronomia, peraltro eccellente e per cui vale davvero la pena, ma il momento bello del lavoro insieme, prima, e della festa insieme, poi, del mangiare insieme, ecco, come una famiglia, tra amici».
A San Lorenzo c’è tanto spazio anche per lo sport e per i giovani, col torneo di green volley, le esibizioni di danza e gli incontri di calcio gaelico, mix di calcio e rugby, perla dello sport irlandese, particolarmente apprezzato anche a Padova. Se d’estate si ha più voglia e occasione d’uscire la sera, la festa patronale all’Arcella accoglie insomma con tante proposte e con la certezza di essere accolti da un bel gruppo di amici affiatati.