Progetto "Start up" per gli issimi di tre parrocchie veneziane
Una quindicina di ragazzi delle parrocchie di Campoverardo, Premaore e Camponogara fanno parte del gruppo "issimiStartUP" che cerca di rendere più concreta la fede attraverso il servizio in parrocchia ed esperienze di volontariato.
Il primo incontro organizzativo dell’anno lo hanno tenuto in un pub. Poi, per farsi conoscere e, soprattutto, far arrivare un messaggio positivo a quanti più coetanei possibile, sono diventati attori in un videoclip che ha per colonna sonora la canzone Ora di Jovanotti. Con un risultato così convincente ed entusiasmante da indurre la casa discografica di Lorenzo a eliminare i vincoli di copyright e concedere la pubblicazione su YouTube.
Loro sono i ragazzi – una quindicina – del gruppo giovani di quarta e quinta superiore delle parrocchie di Campoverardo, Premaore e Camponogara. Le comunità condividono anche un gruppo di prima e uno di seconda e terza superiore. Ma è con i più grandi che ha preso le mosse un progetto educativo nuovo, che mira a coinvolgere in prima persona gli adolescenti con soluzioni e proposte fuori dagli schemi. «Fantasia e creatività proprio non ci mancano – sottolinea don Daniele Longato, parroco di Campoverardo e Premaore, che anima il gruppo coadiuvato da un papà – Una presenza, quest’ultima, che per qualcuno può risultare insolita ma che, all’atto pratico, è assai gradita ai ragazzi perché fonte di entusiasmo e di un po’ di sana pazzia. Anch’io cerco di mettermi in gioco e di non vestire per forza il “ruolo” di prete».
Del resto, smuovere i ragazzi non è un’impresa semplice. «È risaputo che il periodo post cresima corrisponde, spesso, all’allontanamento dalle comunità di riferimento. Noi stiamo provando a dare ai nostri giovani dei segnali nuovi. Non a caso per il gruppo abbiamo scelto il nome di “issimiStartUP”, riferendoci al progetto di costruire qualcosa che non c’era». Punto di partenza è stato il tema del volontariato, un argomento che in passato i ragazzi avevano già affrontato, senza però approdare a esperienze concrete. «Il famoso proverbio “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” sembrava calzare a pennello. Ho deciso di prenderlo alla lettera, proponendo di vivere, in estate, una settimana di lavoro in uno stabilimento balneare della Caritas di Roma. L’esperienza ha fatto centro nei cuori dei ragazzi. Non solo si sono impegnati nel servizio di animazione per trecento anziani, ma hanno fatto gruppo per davvero, tanto che al ritorno è seguita una settimana di fraternità in canonica».
Di recente gli “issimiStartUP” hanno organizzato la festa di carnevale per i bimbi delle tre parrocchie e avviato un servizio caritativo: vanno a fare la spesa assieme, la portano ad alcune signore anziane e si fermano a parlare con loro. Ora l’attenzione del progetto educativo è già rivolta alla gmg di Cracovia. Non solo, e non tanto, per organizzare la trasferta polacca, quanto per farla fruttare nei mesi seguenti. Con i partecipanti, che già si stanno trovando per alcuni incontri preparatori, si vuole avviare un gruppo di giovani dai 18 ai 30 anni delle dieci parrocchie del vicariato di Campagna Lupia. «È più di una speranza: la richiesta di un percorso condiviso di crescita umana e cristiana è partita proprio dai diretti interessati».