Pontelongo in festa per la chiesa restaurata
Domenica 30 novembre alla messa delle 10.30 il vicario generale mons. Paolo Doni benedice la chiesa rimessa a nuovo dopo i danni al contro soffitto causati dal sisma del 2012 che mise in ginocchio l'Emilia. Domenica 29 alle 20.45 un concerto in onore di sant'Andrea. «La chiesa rinnovata è uno stimolo per tutta comunità a testimoniare ancor più quel bene e quella comunione che ci sono tra noi», così il parroco, don Aldo Manfrin.
Due sono gli appuntamenti che la parrocchia di Pontelongo ha in agenda per festeggiare la fine dei lavori, che per otto mesi hanno visto la chiesa di Sant’Andrea apostolo occupata da vistosi ponteggi che hanno permesso comunque le celebrazioni delle messe. Primo in ordine di tempo è il concerto in onore di sant’Andrea, sabato 29 novembre alle 20.45, con la partecipazione del soprano Stefania Sommacampagna, la violinista Stefanie Pittoni, il mezzo soprano Michela Bregantin accompagnati dalle corali Sant’Andrea apostolo di Pontelongo e Schola cantorum di Valli di Chioggia, all’organo il maestro Alberto Piva, e il coro di San Michele arcangelo di Candiana (all’organo il maestro Francesco Trincanato).Il secondo appuntamento è domenica 30, quando durante la celebrazione delle 10.30 mons. Paolo Doni, vicario generale della diocesi, benedice la chiesa restaurata.
Tutto è iniziato con la scossa sismica del maggio 2012, quando l’evento comportò lesioni strutturali sul controsoffitto al quale sono state applicate subito delle reti di protezione per permettere comunque l’utilizzo della chiesa. Solo nel febbraio di quest’anno sono iniziati i lavori veri e propri che hanno visto la rimozione e lo smaltimento del vecchio controsoffitto in eraclit. Dopo aver effettuato le prove resistografiche del caso, dopo aver pulito e trattato le strutture lignee, la controsoffittatura è stata interamente ricostruita, conservando l’originale struttura a volta a botte ribassata con lunette.
La nuova struttura è stata costruita in gesso alabastrino armato con tondini di acciaio zincato e fibrato con stoppa, collegata alla parte lignea con perni in acciaio. «È stato un lavoro complesso e lungo, durato circa otto mesi – racconta don Aldo Manfrin, parroco di Pontelongo – nato dalla necessità di rimettere in sicurezza la chiesa dopo i danni subiti nel 2012. È stato anche un impegno economico pari a 200 mila euro, dei quali 83 mila sono arrivati dall’assicurazione Cattolica, mentre gli altri 117 mila sono frutto della generosità e della partecipazione dei parrocchiani. Si è giunti, quindi, alla conclusione di tutto e ora è tempo di festeggiare e di godere del risultato. Una chiesa restaurata per una comunità è fonte di stimolo e motivo di orgoglio, è un’occasione per rafforzare, ancor più, il bene che c’è in una comunità in quanto luogo di Dio e di aggregazione. Un’ambiente nuovo e ristrutturato, anche nel suo aspetto esteriore, riflette la vivacità e la vitalità di una comunità che attraverso i giovani e le famiglie si rinnova continuamente, cresce e varca nuovi orizzonti. L’auspicio è quello che il rinnovamento esterno sia simbolo e stimolo affinché si rinnovi costantemente e riscopra una profonda spiritualità».