Nel circolo Noi di Saonara formazione, cultura e ricreazione vanno di pari passo
Il “luogo dell’accoglienza” per antonomasia. La “casa di tutti”, dove ogni anno entrano centinaia di persone. A Saonara, il circolo Noi Raoul Follereau propone una fittissima agenda di incontri. Formazione, cultura e ricreazione vanno di pari passo per stringere ancora di più i legami all'interno della comunità parrocchiale.
Il “luogo dell’accoglienza” per antonomasia. La “casa di tutti”, dove ogni anno entrano centinaia di persone.
La porta è aperta per chiunque, al di là della sua nazionalità, fede, ceto sociale ed esperienza di vita.
A Saonara opera con instancabile energia il circolo Noi Raoul Follereau, giornalista, filantropo e poeta francese che ha dedicato la propria vita, all’interno di una prospettiva di fede radicata, alla difesa dei malati di lebbra e dei poveri di tutto il mondo. Il patronato ha numerose stanze di varie dimensioni, un grande salone polifunzionale per incontri comunitari, attività teatrali e feste. C’è poi un ampio spazio esterno verde, utilizzato per iniziative che coinvolgono tutta la comunità.
«Il nostro centro parrocchiale – racconta Luca Parrella – rappresenta per la nostra comunità un fondamentale punto di incontro tra persone, uno spazio in cui effettuare attività importanti per la nostra vita e per la nostra crescita umana, cristiana e civile. Per questo, le nostre attività sono finalizzate alla creazione di esperienze formative, culturali e ricreative». Il bar, l’attività più costante e più visibile, è aperto nei fine settimana, il sabato pomeriggio e tutta la domenica, e dopo cena, dal lunedì al venerdì.
L’agenda è di quelle lunghe ed appassionanti
Si parte a gennaio con la festa della Befana e la mostra dei presepi, si prosegue a febbraio con la festa di Carnevale, mentre non mancano momenti di spettacolo come recital su temi religiosi e proiezioni di film per famiglie e ragazzi.
La vita del circolo s'intensifica con l’estate, con il grest che inizia con gli incontri di formazione per animatori e si tramuta in settimane di giochi per bambini e ragazzi.
A luglio serate per famiglie con tornei sportivi, karaoke, danza e cinema, mentre a ottobre riprende l’anno pastorale con “Fuoco di campo”, la festa rivolta ai ragazzi e alle famiglie nel periodo in cui si svolge anche la campagna per il tesseramento, utile anche per rimarcare i valori che contraddistinguono l’associazione.
A dicembre, infine, si organizza la festa di fine anno, tra giochi e momenti di allegria.
Tante le date dedicate a momenti di formazione per giovani, adulti e genitori, su temi riguardanti le relazioni interpersonali, l’impegno sociale, la responsabilità dei genitori e l’uso dei social network, come il percorso “Sei connesso… generazioni digitali”.
«La linfa vitale del nostro circolo – ci tiene a precisare Luca Parrella – è l’impegno di tanti adulti e adultissimi, che dedicano il proprio tempo con passione, dedizione e umiltà al servizio di tutti. Si tratta di un impegno volontaristico, spesso nascosto, ma prezioso per la coesione e la condivisione della nostra comunità, anche se il minor tempo a disposizione delle persone e la frenesia del mondo di oggi rendono difficile trovare lo spazio per l’attività di volontariato all’interno del centro parrocchiale per molti».
Buona la collaborazione con altre realtà della parrocchia, mentre è solo agli inizi un coordinamento con i circoli vicini: «Sarebbe effettivamente importante collaborare di più, soprattutto per unire le forze nella programmazione delle iniziative e nell’acquisto di beni e servizi a condizioni migliori».
Il 2017 sarà l’anno del rinnovo del direttivo
«Auspichiamo di coinvolgere un gruppo di persone motivate e desiderose di impegnarsi per il bene della nostra comunità. Il futuro del nostro circolo è positivo, nonostante le difficoltà a cui ho accennato. Il circolo ha infatti un buon numero di tesserati, in crescita costante di anno in anno: è la cartina torna sole del fatto che si sta operando in maniera costruttiva».