La notte di Lova si accende di luci per l'omaggio a Maria lungo il Fiumazzo
Anche quest’anno le acque della laguna faranno da sfondo alla processione della Madonna in barca, organizzata per sabato 28 maggio dalla parrocchia di Lova, frazione del comune di Campagna Lupia. Per i fedeli l’appuntamento è alle 20.30 sul prato adiacente alla chiesa, dove sarà celebrata una messa all’aperto presieduta dal vescovo di Chioggia, mons. Adriano Tessarolo, e concelebrata dai parroci del vicariato.
Al termine della celebrazione, la statua della Madonna con il bambino sarà trasportata lungo il canale Fiumazzo fino alla laguna, a bordo della caorlina, semplice imbarcazione costruita da un artigiano locale.
All’interno della barca, accanto alla statua della Vergine, prenderanno posto i sacerdoti, guidati da vogatori esperti e seguiti da altre imbarcazioni addobbate con fiori e luci. Per l’occasione il canale sarà vestito a festa: torce e bandierine colorate creeranno infatti un gioco di luci poetico e suggestivo, a cui si uniranno le candele accese dei fedeli che seguiranno a piedi la barca.
Durante il percorso lungo poco meno di due chilometri, i partecipanti reciteranno insieme il rosario e intoneranno canti in onore di Maria, aiutati dalle voci del coretto parrocchiale.
«Negli ultimi anni – afferma il parroco di Lova, don Agostino Marinello – i fedeli che partecipano sono sempre più numerosi. E non provengono soltanto dal vicariato o dai paesi vicini, ma anche da luoghi più lontani, attirati dalla testimonianza di chi ha preso parte a questa esperienza, mai uguale a se stessa».
Il momento conclusivo, previsto per le ore 22.15 con la consacrazione a Maria e la benedizione solenne, si arricchirà quest’anno di un gesto nuovo: il bacio della reliquia di san Leopoldo.
Il frammento di una delle mani del santo verrà esibito da uno dei frati Cappuccini di Padova che sarà presente alla cerimonia per aiutare i fedeli a contemplare Maria come madre della misericordia; quella stessa misericordia che il santo confessore ha praticato con la propria vita.
L’attenzione all’amore per il prossimo è un aspetto nuovo che testimonia però una devozione antica, radicata nel territorio dal 1911, anno della consacrazione della statua alla Madonna del rosario.
All’epoca, in queste terre a ridosso del mare, la fede era spesso l’unica àncora di salvezza per chi praticava un lavoro duro e pericoloso come quello del pescatore. «Con il passare del tempo – afferma don Agostino – sono cambiate le forme di devozione; la più recente è la processione della Madonna in barca, istituita nel 1983, ma l’attaccamento a Maria non è mai venuto meno».