Il nuovo anno della Facoltà teologica, tra dialogo ecumenico e famiglia
Lunedì 29 agosto riaprono le iscrizioni. Saranno il dialogo ecumenico, data la ricorrenza dei 500 anni dalla Riforma protestante, e la famiglia i temi al centro dei seminari della Fttr aperti a studenti e uditori. L’Istituto superiore di scienze religiose offrirà un percorso incentrato sul “mistero della vita”.
Lunedì 29 agosto riaprono le iscrizioni alla Facoltà teologica del Triveneto.
L’istituzione accademica propone due percorsi di studio: teologia (nei tre gradi di baccalaureato, licenza, dottorato) e scienze religiose (laurea e laurea magistrale, presso l’Istituto superiore di scienze religiose di Padova), che offrono una formazione teologico-umanistica indirizzata a preparare insegnanti di religione, a qualificare e aggiornare gli operatori pastorali, a formare figure educative a servizio della comunità cristiana e della società.
Tra cultura e pastorale
L’anno accademico 2016-2017 sarà caratterizzato, per la facoltà, da temi di stretta attualità culturale e pastorale, che saranno sviluppati sia nella proposta didattica rivolta agli studenti sia negli appuntamenti aperti al pubblico: il dialogo ecumenico (richiamato dalla ricorrenza dei 500 anni dalla Riforma protestante), la famiglia e il matrimonio (stimolati dai due recenti sinodi voluti da papa Francesco e dalla pubblicazione dell’esortazione Amoris laetitia).
La famiglia al centro
Questo secondo tema, che interpella profondamente la chiesa e la teologia, sarà al centro della riflessione nel seminario-laboratorio annuale proposto agli studenti del corso di licenza, e accessibile anche a chi volesse seguirlo come uditore.
Il percorso di studio, coordinato dai docenti Giuseppe Pellizzaro, Francesco Pesce e Assunta Steccanella, affronterà in prospettiva teologico-pastorale il tema dell’accompagnamento al matrimonio cristiano.
«La famiglia – spiegano i docenti – è oggi al centro di un processo di trasformazione socio-culturale che influisce tanto sulla sua percezione di valore quanto sulla sua stabilità. L’urgenza pastorale che ne consegue spinge a “convergere verso un comune intento ordinato alla preparazione adeguata al matrimonio, in una sorta di nuovo catecumenato” (come ha detto papa Francesco alla Rota romana il 22 gennaio scorso)».
Il seminario si muove dunque in questa prospettiva: «Prenderà avvio dall’ascolto della realtà sociale e pastorale triveneta e delle relazioni in gioco nei percorsi verso il matrimonio cristiano; proseguirà con l’ascolto della Scrittura, della prassi liturgica, degli stimoli provenienti dal sinodo; in un terzo tempo metterà a tema la domanda: cosa significa realmente un catecumenato al matrimonio? Infine cercherà di individuare alcuni elementi che possano integrare i cammini esistenti».
Una giornata di studio, in programma il 6 dicembre, approfondirà alcuni aspetti più strettamente legati al sinodo e al documento papale con gli interventi dei docenti di teologia morale Giovanni Del Missier e Oliviero Svanera.
Trasmettere la fede oggi
L’altro seminario annuale proposto dal corso di licenza (anche questo aperto a chiunque desideri frequentarlo) riguarderà la questione della trasmissione della fede, rilevandone le dinamiche pedagogiche e gli strumenti di comunicazione nel contesto culturale odierno.
Spiega il coordinatore Antonio Bertazzo: «La fede è definibile come l’incontro dell’uomo con Dio. Senza l’esperienza non si può parlare di comprensione, accettazione e crescita nella fede: il vissuto concreto dell’uomo diviene il luogo dove prende forma la relazione con Dio. Il seminario analizzerà le diverse modalità di educazione all’esperienza spirituale e ricercherà nuovi percorsi pedagogici nell’ambito della sensibilità credente attuale, dentro un contesto culturale in trasformazione».
Scienze religiose
L’Istituto superiore di scienze religiose proporrà durante l’anno un progetto di ricerca centrato sul “mistero della vita”, in particolare indagando alcune implicazioni interculturali e interreligiose del tema del nascere e del morire.
Tre gli appuntamenti in programma: il dies academicus (23 novembre), con l’intervento del filosofo Silvano Petrosino (Università cattolica del Sacro Cuore di Milano), e due giornate di studio che si svolgeranno nella primavera del 2017, nel segno di una proposta che intende unire alla parte accademica un aspetto di carattere esperienziale, prestando ascolto anche a quanti operano nel campo assistenziale a favore di uomini e donne che vivono sulla propria pelle le fasi liminali della vita umana, come ad esempio l’ente ospedaliero, la Città della speranza, Medici con l’Africa Cuamm, Casa Santa Chiara.