Con la Romea strata in pellegrinaggio dal Nordest fino alla Città santa
La Romea strata è un nuovo intreccio di percorsi a piedi che da Nordest arrivano a Roma lungo i tracciati degli antichi pellegrinaggi. Il percorso del pellegrino romeo è testimoniato dai timbri sulla sua credenziale Ad limina Petri.
Il pellegrinaggio, fin dai primi secoli del cristianesimo, ha rappresentato un modo per esprimere il proprio credo recandosi nei luoghi santi della fede. Roma, Santiago de Compostela e Gerusalemme sono le mete raggiunte fin dal medioevo da migliaia di pellegrini attraverso fasci di strade terrestri e marittime.
Muniti di bisaccia e bordone si recavano alle tombe degli apostoli Paolo e Pietro, a quella di san Giacomo in Galizia e alla Terrasanta del Risorto. Una rotta importante era quella percorsa dai pellegrini che s’incamminavano partendo dall’Europa centro-orientale: dalle attuali Austria e Polonia, Repubblica Ceca e Austria, entravano in Italia dal Tarvisio, dai Balcani attraverso Gorizia. Questi potevano proseguire il cammino sull’antica via Annia e lungo la Romea, o dirigersi verso l’abbazia di Nonantola per raggiungere la Francigena e la consolare via Cassia in Toscana. Ora grazie a un’iniziativa dell’ufficio pellegrinaggi della diocesi di Vicenza, in collaborazione con il Centro italiano studi compostellani, al coinvolgimento delle quasi 160 amministrazioni comunali interessate dalla via di pellegrinaggio, al sostegno del pontificio consiglio della cultura e della Conferenza episcopale triveneta è stata riattivata la Romea strata, un itinerario unitario di pellegrinaggio che attraversa il Nordest d’Italia e che conduce a Roma.
Questo sistema di vie e sentieri che dal Nord e dall’Est Europa conducevano i pellegrini alla tomba di Pietro è stato presentato venerdì 11 dicembre a Padova nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti don Raimondo Sinibaldi, coordinatore del progetto Romea strata, Federico Caner, assessore al turismo, commercio estero e internazionalizzazione, attività promozionali della regione Veneto e mons. Dino De Antoni, vescovo presidente della commissione pellegrinaggi della Conferenza episcopale triveneta. Grazie a questo progetto sarà possibile ripercorrere i 1.302 chilometri di percorso in territorio italiano, ricevendo il testimonium, all’arrivo a Roma.
Tappa dopo tappa il percorso del pellegrino romeo sarà testimoniato dai timbri sulla sua credenziale Ad limina Petri. Romea strata è formata da diverse vie interconnesse, che ripercorrono le antiche rotte di pellegrinaggio che passavano dal Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto, Emilia Romagna e Toscana. Il nuovo itinerario si propone come nuova via di pellegrinaggio che, oltre a richiamare nel nome la città eterna e gli antichi pellegrini – i romei – assume l’eredità dell’antica via Romea, estendendone idealmente la figliolanza a tutto il Nordest d’Italia.