"Chiamatemi Francesco". Da giovedì 3 in prima visione nelle sale della comunità
Da giovedì 3 dicembre è in prima visione nelle sale della comunità l’ultimo film di Daniele Luchetti, Chiamatemi Francesco. Il papa della gente. Il film, che esce alla vigilia del giubileo della misericordia e poco prima del compleanno di Jorge Mario Bergoglio, racconta il suo percorso dalla giovinezza al soglio pontificio. Per far conoscere ciò che ha generato il papa com’è oggi.
Due settimane di prima visione – da giovedì 3 dicembre in numerose sale della comunità d’Italia – per il film di Daniele Luchetti Chiamatemi Francesco. Il papa della gente.
Tra queste sale, un nutrito numero è in diocesi di Padova. Alla vigilia dell’apertura del giubileo della misericordia e, perché no, a pochi giorni dal compleanno del pontefice (17 dicembre) saranno “in prima linea” per lanciare una pellicola che racconta Bergoglio prima di Francesco (che lo vedrà il 1° dicembre).
Luchetti propone infatti il percorso che ha portato il papa a essere quello che è oggi, dalla giovinezza a Buenos Aires all’elezione al soglio pontificio. E si ferma lì!
Racconta il “prima” del papa che ha fatto della misericordia (ma non solo) la cifra del suo pontificato.
«Grazie al film sarà possibile comprendere meglio da dove gli giunge questo approccio al vivere umano – sottolinea Arianna Prevedello, responsabile del Sas-servizio assistenza sale della comunità della diocesi di Padova e vice presidente nazionale dell’Acec-associazione cattolica esercenti cinema – Anche l’ambiente laico, fin da quel primo «buonasera» del 13 marzo 2013, si è sentito umanamente attratto da papa Francesco. Questo lavoro di Luchetti, che nasce con uno sguardo laico e non vuole essere “un santino” (l’ha dichiarato lui stesso), permetterà di cogliere che l’essere odierno di papa Bergoglio, con il suo stile non giudicante, la capacità di accoglienza, i gesti di tenerezza... non è certo improvvisato. Quel “venire dalla fine del mondo” non è solo un dato geografico: viene “da lontano” tutto ciò che è. E di questo “lontano” fanno parte anche i drammi profondi che ha vissuto quando era provinciale dei Gesuiti per l’Argentina e che Luchetti racconta».
È un’opportunità preziosa, per le sale dalle comunità, la possibilità di coinvolgere – non solo i fedelissimi – nella visione (che, forse, diventerà una vera e propria esperienza) di questo film proprio nel tempo di avvento.
«Lancia un messaggio di grande credibilità – continua Prevedello – perché papa Francesco, oggi, rappresenta per molti uomini e donne, al di là di ogni appartenenza, la voce più autorevole. Una voce, e non solo, con cui entrare in intimità. E il film ci aiuta in questo senso: non per curiosare nella sua vita passata, ma per capire qualcosa di più. E, perché no, sostenerlo nel suo operato. Al convegno di Firenze ha chiesto alla chiesa non di normare la vita delle persone, ma di accompagnarle. Lui ha sempre fatto questo, non si è mai risparmiato».
Un altro dato di credibilità, per Chiamatemi Francesco, sta anche nel lungo lavoro di ricerca condotto in Argentina.
Sono state raccolte numerose testimonianze di chi ha conosciuto Jorge Mario Bergoglio e ha compiuto un tratto di strada con lui. «Questo, potremmo dire, è un dono che viene fatto ai cattolici dal mondo laico. Un dono che, anche grazie all’impegno delle sale della comunità, può veramente parlare a molti. Ecco perché l’Acec nazionale ha avviato una collaborazione con Medusa, che distribuisce il film, per far sì che tutte le realtà d’Italia, circa 700 di cui una settantina nel Triveneto, potessero avere in prima visione o subito dopo la pellicola. Uscire compatti è per l’Acec anche un modo per sostenere ciò che ci chiede papa Francesco: di stare nelle periferie, perché c’è stato lui per primo. Per sostenere lui e il suo messaggio di misericordia».
Saranno cinque le località della diocesi che, fin da giovedì 3 dicembre, potranno vedere Chiamatemi Francesco in prima visione: Asiago, Campodarsego, Montagnana, Padova e Piove di Sacco.
Altre sale lo proporranno più avanti, anche in occasione del prossimo Natale. «Essendo un film che nasce dentro il mondo laico – conclude Arianna Prevedello – non era scontato che le sale della comunità potessero averlo in prima visione. L’Acec però ci teneva che proprio le sale della comunità, che propongono le voci più varie, potessero fare da “passaparola” per quest’opera, che può veramente essere un “attimo di pace”». Per tutti, in ogni “periferia” della vita si trovino.
Nelle sale della comunità
Multisala Mpx di Padova - www.multisalampx.it
Giovedì 3 dicembre ore 18.40 e 21.10; venerdì 4 ore 16.10, 18.10, 20.10 e 22.10; sabato 5 ore 16.10, 18.10, 20.10 e 22.10; domenica 6 ore 16.10, 18.40 e 21.10; lunedì 7 ore 18 e 21; martedì 8 ore 16.10, 18.40 e 21.10; mercoledì 9 ore 16.10, 18.40 e 21.10; dal 10 al 16 dicembre orari da definire;
Bellini di Montagnana - www.bellinicinemateatro.it
Giovedì 3 dicembre ore 21; sabato 5 ore 18 e 21.30; domenica 6 ore 15, 18 e 21; lunedì 7 ore 18 e 21; martedì 8 ore 15, 18 e 21; sabato 12 ore 21.30; domenica 13 ore 21;
Marconi di Piove di Sacco - http://cinemamarconi.blogspot.it/
Giovedì 3 dicembre ore 21.15; sabato 5 ore 21.15; domenica 6 ore 18 e 21.15; martedì 8 ore 18 e 21.15; giovedì 10 ore 21.15; sabato 12 ore 21.15; domenica 13 ore 18 e 21.15;
Lux di Asiago - www.cinemaluxasiago.it
Sabato 5 dicembre ore 17, 20 e 22; domenica 6 ore 16, 18, 20 e 22; lunedì 7 ore 16, 18 e 21.45; martedì 8 ore 17 e 21;
Aurora di Campodarsego - www.cineurora.it
Sabato 5 dicembre ore 21; domenica 6 ore 15, 18, 21; sabato 12 ore 21; domenica 13 ore 18 e 21;
Italia di Dolo - http://www.parrocchiadolo.it/cinemaitalia/
Venerdì 18 ore 21; sabato 19 ore 21; domenica 20 ore 21; mercoledì 23 ore 21
Cineghel di Gallio- www.cineghel.it
26, 27 e 28 dicembre orario in definizione;
Giardino di San Giorgio delle Pertiche per le date visitare il sito www.cinegiardino.it