Capodanno Caritas per i giovani: aperte le iscrizioni
Aperte le iscrizioni per il Capodanno di Caritas e Pastorale Giovanile, il 31 dicembre presso la palestra del Seminario Minore di Rubano. Un’occasione per fare festa, ma anche per “formarsi alla carità” attraverso un’esperienza concreta.
Sono aperte sul sito di Caritas Padova le iscrizioni per la quinta edizione del Capodanno Caritas, una preziosa opportunità per chiudere l’anno vecchio e aprire quello nuovo vivendo un’esperienza di servizio accogliente e divertente.
La novità del veglione 2017, riservato come le scorse edizioni ai giovani dai 18 ai 35 anni, è il cambio di location: si passa infatti dalla centralissima Casa del fanciullo di Padova alla palestra del seminario minore di Rubano.
Luogo a parte, la formula resta quella vincente degli anni scorsi
Ci si trova alle nove del mattino per un momento di formazione, di scambio e di conoscenza reciproca. Poi, dopo un pranzo “porta e offri”, si parte divisi in piccoli gruppi verso alcune realtà di solidarietà del territorio della diocesi per la “Blitz-party”, tentativo di portare la festa in comunità di accoglienza, case di riposo, luoghi in cui le persone sperimentano le dimensioni della sofferenza, della marginalità o dell’abbandono.
Alle 19, il ritorno in seminario per un “debriefing” e il cenone di Capodanno, in compagnia di alcuni ospiti che renderanno la festa ancora più speciale.
Obiettivo per l’aurora del 2017 è quello di bissare – e anche superare – i numeri dello scorso anno, quando ad attendere il 2016 tra allegria e solidarietà c’erano oltre 250 giovani di tutto il territorio della diocesi.
«Stiamo lavorando per coinvolgere sempre nuove realtà per il momento di festa del pomeriggio – racconta Giorgio Pusceddu di Caritas Padova – tra gli enti che hanno già dato la disponibilità ci sono come ogni anno l’Opsa, Casa Maran, la Comunità del Glicine, alcune comunità di ragazzi disabili».
Riserverà delle sorprese anche la parte di accoglienza del mattino
«Non sarà una formazione frontale, ma un dialogo, in cui metteremo insieme i punti di vista dei ragazzi con i temi che stanno più a cuore a Caritas. Guarderemo alle contraddizioni che incontriamo giorno dopo giorno su più versanti, primo fra tutti quello dell’accoglienza».
Ed è anche per questo che quest’anno si lavorerà ancora di più sul momento di “debriefing”, uno spazio di “decompressione” e di rilettura, al termine del pomeriggio, dell’esperienza appena vissuta:
«Non ci si può non fermare per farsi alcune domande. È questa una delle modalità essenziali dove si gioca l’educazione alla carità. Non possiamo solo buttaci sul fare, ma dobbiamo anche domandarci che cosa c’entra con la nostra vita, perché lo facciamo? È dando un senso a queste domande che possiamo collegare la carità alla nostra vita di tutti i giorni».
Infine, l’animazione della serata, alla presenza di alcuni “ospiti” speciali, cercherà di mettere tutti insieme senza ricorrere a dinamiche invasive, per far sentire tutti – ma proprio tutti – a loro agio.
Per il primo anno il Capodanno Caritas vede la partecipazione attiva della Pastorale giovanile con il ruolo di organizzatore.
E forse non è un caso se il 2017 che si apre è l’anno del Sinodo: «È sì un incontro per i giovani – conclude Pusceddu – ma è anche una porta aperta sulla chiesa. Il Capodanno permetterà a molti ragazzi di “assaggiare” alcuni dei temi del prossimo Sinodo, dall’ascolto, al dialogo, fino alla solidarietà». Per informazioni si può scrivere a giovani@caritaspadova.it o si può telefonare allo 049/8771722.