Anche San Canziano entra in unità pastorale e si “apre” ancor di più alla città
È entrata ufficialmente nella grande famiglia dell’unità pastorale della Cattedrale solo lo scorso 1° agosto la chiesa minore di San Canziano, che da mille anni – l’attuale conformazione è di inizio ’600 – si affaccia su piazza delle Erbe, al Canton del gallo. Famosa per la devozione a santa Rita da Cascia, ogni mattina vede tantissimi fedeli fermarsi in preghiera prima di iniziare la giornata di lavoro.
Prima affidata ai Legionari di Cristo, dall’ottobre 2014 fino a poche settimane fa la chiesa era stata gestita nell’ottica dell’up da don Daniele Prosdocimo, già delegato per la pastorale cittadina e ora arciprete di Legnaro.
Responsabile di San Canziano è ora don Umberto Sordo, parroco moderatore dell’up della Cattedrale, che ne ha affidato la cura pastorale a don Luigi Faggin, parroco di San Tomaso.
«San Canziano – spiega don Umberto – è una rettoria affacciata sul mondo delle piazze. Ogni mattina sono tantissimi i fedeli che entrano per pregarvi, anche solo cinque minuti».
L’alta affluenza di fedeli in questa piccola chiesa dalla quale svetta un campanile del 1100 non è dovuta solo al fatto che si trova in una delle vie di passaggio più trafficate dai pedoni del centro, ma anche per un altro motivo, decisamente più suggestivo:
«San Canziano – ricorda don Umberto – è famosa per la devozione a santa Rita da Cascia, la patrona dei casi impossibili». Il giorno della sua memoria, il 22 maggio, la piccola chiesa è presa d’assalto da migliaia e migliaia di pellegrini.
Ma non solo una volta l’anno: «Ogni settimana i fedeli vengono per pregare santa Rita, tradizionalmente di giovedì. Per questo, anche dentro l’unità pastorale, a San Canziano il giovedì mattina si celebrano due messe, alle 8.30 e alle 9.15, generalmente molto partecipate».
Oltre alle due messe del giovedì, ogni giorno sarà celebrata la messa feriale alle 9 del mattino.
La domenica e nei giorni festivi, invece, si celebra alle 20: «Prima era alle 18.30 – conferma don Umberto – in questo modo spostiamo a San Canziano l’ultima messa della domenica della Cattedrale».
«Come preti dell’unità pastorale – conclude il parroco moderatore – ci piacerebbe che le chiese delle piazze restassero aperte per tutti i passanti e i lavoratori del centro per offrire loro occasioni di “ricarica spirituale” lungo tutto l’arco della giornata».