All'Issr di Padova parte il nuovo indirizzo artistico pastorale
Il nuovo anno dell’Istituto di scienze religiose si apre con una novità: l’indirizzo artistico-pastorale per gli studenti ordinari e il percorso, con gli stessi corsi e altri in aggiunta, per tutte le persone interessate: formatori, catechisti, operatori pastorali... Di arte si parla anche nel progetto di ricerca, giunto al terzo e ultimo anno.
Sarà l’arte il filo conduttore del prossimo anno accademico dell’Istituto superiore di scienze religiose di Padova.
L’arte, però, non fine a se stessa, «ma come forma di evangelizzazione – spiega il direttore, don Livio Tonello – In Italia abbiamo un patrimonio artistico legato alla fede tutto da valorizzare. Patrimonio che, in tutte le sue forme: pittura, scultura, spazio sacro... racconta come la fede si è espressa lungo i secoli. Crediamo che l’arte, in particolare quella del panorama religioso, possa suscitare nelle persone sentimenti in merito al sacro, all’oltre...».
Arte, quindi, che si fa ispiratrice e contenuto – ma non da sola... – di due proposte dell’Issr: il nuovo indirizzo artistico-pastorale e il terzo anno del progetto di ricerca – il cui tema generale è “Il corpo delle religioni” – che si concentra su “Corpo, arte, religioni”. Accanto all’indirizzo pedagogico-didattico, scelto dalla maggior parte degli studenti dell’Issr (una settantina gli ordinari), ora c’è quello artistico-pastorale.
«La proposta è doppia – continua don Tonello – da una parte c’è il biennio specialistico rivolto agli studenti ordinari, e che raccoglie l’eredità dell’indirizzo pastorale-ministeriale (che non ha mai raccolto grandi numeri...). È rivolto a chi vuole conseguire la laurea magistrale in scienze religiose, ma non ha intenzione, come avviene per gli studenti dell’altro indirizzo, di insegnare religione. Tutti i corsi sono aperti anche agli uditori».
L’altra “faccia” della proposta è data da un percorso artistico-pastorale, che prevede gli stessi corsi dell’indirizzo specialistico più altri di tipo pastorale (teologia pastorale e storia della chiesa locale) «che vanno a sommarsi corsi biblici e teologici che le persone interessate – formatori, catechisti, operatori pastorali... – potrebbero aver già acquisito nella scuola di formazione teologica o in altri ambiti. Si recupera così un legame con altre istituzioni formative della diocesi e si dà la possibilità di conseguire un attestato che certifichi il compimento di un percorso sostanzioso che potrebbe essere spendibile a livello pastorale. L’attestato è rilasciato dal vescovo e ha validità diocesana».
I corsi del nuovo indirizzo sono rivolti, anche singolarmente, a guide turistiche, architetti che lavorano nello spazio sacro, insegnanti di religione... e altre categorie interessate ad approfondire gli argomenti previsti.
Le lezioni cominciano il 4 ottobre; per informazioni e iscrizioni: www.issrdipadova.it
L’Issr di Padova si caratterizza per il progetto di ricerca che porta avanti con taglio interreligioso e interculturale. Tre anni fa ha avviato il progetto “Il corpo delle religioni”, che si è sviluppato sui filoni del cibo (primo anno) e del nascere e morire (secondo anno).
Nel prossimo anno accademico si concentrerà, come dicevamo, su “Corpo, arte, religioni”. «La nascita dell’indirizzo artistico-pastorale ci ha provocato anche sul fronte progetto di ricerca. Abbiamo deciso di andare a vedere l’aspetto artistico nelle varie religioni. Cioè come l’arte veicola il messaggio dell’espressione artistica nelle religiosi. È un campo vastissimo... che verrà esplorato solo in parte».
Il progetto prevede tre appuntamenti aperti a tutti gli interessati, oltre che agli studenti dell’istituto: il dies academicus del 9 novembre, di introduzione al tema “Corpo, arte, religioni”, con Cesare Pagazzi, docente di estetica del sacro all’Accademia di belle arti di Brera; una prima giornata di studio, il 7 marzo, su “L’arte religiosa tra rivelazione e nascondimento” con Giangiorgio Pasqualotto, docente di estetica all’università di Padova e padre Andrea Dall’Asta, direttore della Galleria San Fedele di Milano; una seconda giornata di studio, il 19 aprile, sul tema “L’artista testimone del sacro” con Tobia Ravà (pittore ebreo), Giovanni Mezzalira (iconografo) e Filip Moroder Doss (scultore di opere per il contesto sacro).