Albignasego, il cammino di Sant'Agostino verso il 50°
Inizia stasera la festa della comunità, il primo appuntamento di un cammino lungo sei anni che celebrerà i 50 anni della parrocchia con l'obiettivo pastorale di rinsaldare le relazioni. Era il 1964 quando don Marescotti iniziò a celebrare al "Baraccon", nel 1970 l'erezione ufficiale. Dal 26 al 31 agosto la centralità spetterà alla celebrazione eucaristica, presiederanno il vescovo Antonio e il vicario generale, mons. Paolo Doni.
La festa comunitaria di Sant’Agostino raddoppia. Dal 22 al 31 agosto negli spazi esterni della parrocchia e in chiesa, si potranno vivere momenti di festa e di preghiera, caratterizzati da un clima di attesa e preparazione. Sì, perché parte proprio da agosto 2014 un cammino di sei anni che vedrà impegnata la comunità nella celebrazione, nel 2020, del cinquantesimo della parrocchia.
«Sarà un percorso lungo – sottolinea il parroco, don Stefano Margola – dove riscopriremo il nostro essere comunità. Sant’Agostino è costituita prima dalle persone che dagli edifici e la storia della parrocchia stessa ce lo conferma: ecco allora l’attenzione pastorale dei prossimi anni a ricostruire e rafforzare tutto un tessuto fatto di relazioni, di accoglienza a 360 gradi, di voglia di famiglia».
È il 1964 quando l’allora vicario collaboratore della parrocchia del Bassanello don Lorenzo Marescotti inizia a recarsi al “Baraccon”, l’attuale chiesa di Sant’Agostino, per celebrare l’eucaristia e svolgere il servizio di catechesi ai bambini e ragazzi. Già dopo un anno l’attività pastorale dà i suoi frutti: si sente il desiderio di essere concretamente una comunità. «Su un bollettino parrocchiale del 1965 alla richiesta dei parrocchiani del “Baraccon” su quando sarebbe sorta la nuova chiesa – continua don Margola – l’allora parroco del Bassanello, don Anselmo Bernardi, risponde con parole in linea con quello a cui la nostra attuale comunità aspira: “Prima deve nascere la parrocchia spiritualmente, poi sorgerà la chiesa”».
Inizia, così, un cammino di cinque anni che vede camminare e crescere, con impegno e significative iniziative pastorali, la comunità: presa coscienza di questi passi, nel 1970 mons. Girolamo Bortignon, allora vescovo di Padova, firma il decreto che sancisce e fonda la nuova parrocchia di Sant’Agostino vescovo, nominando primo parroco don Riccardo Poletto, tuttora ospite nel quartiere.
«È una storia di fede che va celebrata oltre che ricordata – ribadisce il parroco – È un andare alle radici non per celebrare le “pietre” della nostra parrocchia, ma, partendo dai testimoni che l’hanno costruita e voluta, per riprendere con vigore un cammino di comunità cristiana».
L’edizione 2014 della festa comunitaria rappresenta la prima occasione per concretizzare questo spirito, come pure la stessa scelta di allungare i tempi della manifestazione. Lo stand gastronomico, infatti, funzionerà solo nei due weekend 22-24 e 29-31 agosto, come pure le serate animate con musica e spettacolo, mentre sarà ricco, oltre che quotidiano, il calendario delle celebrazioni liturgiche dal 26 al 31 agosto. «Con il consiglio pastorale abbiamo scelto di darvi centralità – aggiunge don Margola – per poter ricordare e affidarci ai nostri santi protettori e soprattutto garantire a tutti la partecipazione. Al di là dell’impegno diretto in cucina o negli stand».
Le celebrazioni prendono avvio martedì 24 agosto: alla messa delle 18.30 sono invitati tutti gli educatori. Mercoledì 27, festa di santa Monica, mamma di sant’Agostino, alle 9 si terranno le lodi mattutine e alle 20 mons. Paolo Doni, vicario generale della diocesi, presiederà la celebrazione eucastica. Giovedì 28, solennità di sant’Agostino, la mattina si apre con le lodi alle 9, e, dopo la messa delle 20, si terrà una processione lungo le strade del quartiere. Venerdì 29 agosto, festa del martirio di san Giovanni Battista, sono invitati alla celebrazione eucaristica delle 18.30 anziani e ammalati della parrocchia. La messa di sabato 30 alle 18.30 sarà presieduta dal vescovo Antonio. Domenica 31 le messe saranno alle 8.30 e alle 10.30, quest’ultima presieduta da don Alessio Cheso. Tutti i giorni resteranno aperti l’area espositiva, la pesca di beneficenza, la gelateria, il bar nel parco e in centro parrocchiale e l’area dei panini.