Al santuario del Carmine di Padova si celebra la Madonna dei lumini
Domenica 11 ottobre si celebra la Madonna dei lumini nel santuario del Carmine in città. Tutta l'amministrazione, i consiglieri e i dipendenti del comune di Padova sono invitati a partecipare alla celebrazione delle 11 per ricevere la benedizione di Maria, patrona del bene comune.
Nell’ottobre 1576 una terribile epidemia di peste (quella che poi passò alla storia a Milano come “Peste di san Carlo”) imperversava a Padova. Per liberare la città del Santo dal morbo ci volle l’intervento della Vergine Maria, che apparve contemporaneamente al superiore del convento dei Carmelitani e al capitano del popolo, che deteneva un ruolo di primaria importanza che ricorda il prefetto di oggi. Maria promise di allontanare la peste se l’affresco che la ritraeva in piazza Capitaniato, realizzato pochi anni prima da Stefano de Lazzari, fosse stato staccato e trasportato nella chiesa del Carmine per essere oggetto della venerazione del popolo. La processione si tenne la sera stessa alla luce delle fiaccole. Ed è da qui che la Madonna dei lumini, ben visibile sopra l’altare maggiore, è entrata nel cuore dei padovani. È proprio questo prodigio che ha fatto sì che la basilica del Carmine diventasse il santuario mariano cittadino.
Fino al 1868, nell’anniversario dell’evento, le autorità cittadine non hanno mai smesso di ringraziare la Vergine partecipando alla messa. Poi, il clima di avversione che l’Italia liberale nutriva nei confronti della fede ha fatto cadere nel dimenticatoio la ricorrenza. «Da tre anni – racconta il parroco del Carmine don Alberto Peloso – abbiamo ripreso con forza questa devozione invitando i rappresentanti dell’amministrazione comunale, i consiglieri e tutti i dipendenti alla messa, perché la Madonna dei lumini è davvero parte integrante della nostra storia di Padova». La ricorrenza viene celebrata la domenica più vicina al 12 ottobre. In programma, dunque, quest’anno domenica 11 le messe alle 8, alle 9, alle 10, 11 e 12 e nel pomeriggio alle 17 e alle 19. Le autorità e i dipendenti del comune sono attesi per la celebrazione delle 11. Alle 18, dopo la recita del rosario, si svolge la suggestiva processione nel chiostro e nella piazza con le fiaccole.
Quella di domenica è una data molto attesa, che segna per la parrocchia del Carmine anche l’inizio del nuovo anno pastorale: «È l’occasione per pregare Maria santissima, perché ci aiuti a coltivare il senso del bene comune, il gusto di costruire insieme una società più solidale, la capacità di lavorare gli uni per gli altri tenendo conto degli interessi di tutti. Pregheremo anche per il vescovo Claudio e per la sua missione di primo testimone della fede».