Al circolo Noi di Fossò protagonisti i laici di tutte le età
Da novembre 2016 ha aderito ufficialmente il Noi. A Fossò, il patronato intitolato a San Bartolomeo, riparte con slancio. Dopo i lavori di ristrutturazione del 2016, alla scoperta di cos'è davvero il centro parrocchiale e della sua funzione: protagonisti i laici nel loro essere comunità, in un abbraccio che supera le generazioni.
«Il centro parrocchiale esiste e viene vissuto da tanti anni. E già da anni si parlava della possibilità di aderire al Noi.
Con il tempo, però, abbiamo sempre più condiviso la necessità di diventare associazione per garantire un’identità per il nostro patronato, per investire su noi laici e sulla comunità recuperando i valori fondativi di ogni centro parrocchiale: ritrovarsi, accogliere, dare spazi adeguati e sicuri».
Sabina Carraro è la segretaria dell’associazione Noi centro parrocchiale San Bartolomeo apostolo di Fossò, nata nel novembre 2016, uno dei circoli Noi più giovani dell’intera diocesi di Padova.
Ci sono centri parrocchiali che hanno aderito al Noi nei mesi successivi alla sua nascita, altri che lo hanno fatto in occasione di grossi restauri o momenti di ripartenza.
Altri, invece, che hanno maturato l’adesione nel tempo, al termine di un lungo percorso di vero e proprio discernimento comunitario, dietro il quale si cela anche la voglia di portare il proprio servizio a nuovi livelli e non soltanto la necessità di rispettare certi adempimenti, ugualmente importanti.
«Vogliamo che il centro parrocchiale diventi davvero qualcosa di “nostro” – confida Sabina Carraro – lo era anche prima, però con l’ufficialità dell’essere una vera e propria associazione, possiamo lavorare per il grest, promuovere attività come la festa di carnevale, il cinema, gli incontri, serate culturali… Così possiamo diventare un punto di riferimento per le persone che si formano e si divertono in parrocchia: ufficializzarlo ci dà più forza e ci permette di credere ancora di più in quello che facciamo».
Il Noi Padova ha seguito in prima persona questo percorso di adesione:
«Dopo aver preso la decisione finale, presa insieme al nostro parroco don Claudio Savoldo, che è anche presidente del circolo, ci siamo messi in moto per informare la comunità di questa esigenza, perché si è costituito il circolo, anche grazie ai materiali informativi che il Noi Padova ci ha messo a disposizione. Per il primo anno siamo già a quota 250 tesserati, una cifra considerevole».
I volontari hanno già preso parte ad alcuni incontri di formazione: tra questi, quelli di febbraio con il duo Marco&Pippo e con Fabio Fornasini di “Sisociale”: «Ci hanno invitato a non scoraggiarci, e di sorridere sempre quando si apre la porta, per fare comunità con chi c’è. È il creare nuove relazioni che ci cambia davvero».
Il patronato di San Bartolomeo ha una sala bar, una stanza con ping pong e giochi per ragazzi.
C'è un’altra sala, cosiddetta “circolare”, che l’anno scorso è stata ristrutturata e insonorizzata e che è diventata la vera stanza per le riunioni dei gruppi più numerosi. Sempre nel 2016, verso fine anno, si è registrato un forte abbattimento delle barriere architettoniche, con l’inaugurazione di un bagno per i disabili, una pedana e un montascale: «Nel nostro centro parrocchiale – aggiunge Sabina Carraro – si riunisce il gruppo Arcobaleno composto da ragazzi con disabilità: era fondamentale garantire loro la piena accessibilità».
Ma qual è il sogno che sta dietro al lavoro di questo circolo?
«Non abbiamo grandi ambizioni, non vogliamo fare numeri. Desidero che anche nel futuro, come oggi, ogni volta che esco dalla porta del patronato un ragazzino mi saluti con un sorriso per quello che faccio, sapendo che domani sarà lui ad accogliere me, quando magari camminerò con un bastone. Il sogno, insomma, è quello di lavorare a testa bassa per far crescere le relazioni, ben sapendo che il punto di riferimento del centro parrocchiale ha un valore aggiunto, ed è la nostra fede in Gesù Cristo».