A San Bonaventura il VEGLIO-NElla fine dell'anno liturgico
Venerdì 25 novembre, alle 20 in centro parrocchiale, si terrà il secondo appuntamento del gruppo giovani, aperto però a tutta la parrocchia: il “VEGLIO-NElla fine dell’anno liturgico”. Si tratta di una “cena pregata”, per far sperimentare come la liturgia coinvolga a 360 gradi l’intera esistenza. Attorno alla tavola si spezzerà la Parola e diverse voci della comunità condivideranno la propria esperienza di vita e di fede.
Nel mese di ottobre, con una serata di condivisione sull’esperienza della gmg di Cracovia, è iniziato il percorso annuale del gruppo giovani della parrocchia di San Bonaventura di Cadoneghe.
Venerdì 25 novembre, alle 20 in centro parrocchiale, si terrà il secondo appuntamento aperto a tutta la parrocchia: il “VEGLIO-NElla fine dell’anno liturgico”. Si tratta di una “cena pregata”, per far sperimentare come la liturgia coinvolga a 360 gradi l’intera esistenza. Attorno alla tavola si spezzerà la Parola e diverse voci della comunità condivideranno la propria esperienza di vita e di fede.
«Come giovani è bello mettersi in ascolto – racconta Giorgia Geron, 24 anni, studentessa di psicologia – ascoltare noi stessi, i nostri compagni di viaggio e la comunità cristiana. È il filo rosso che caratterizzerà il cammino dell’anno, perché ci lasceremo provocare dalla testimonianza di diverse persone. Desideriamo inoltre che ogni esperienza sia caratterizzata dalla semplicità, perché anche il semplice stare insieme è fonte d’arricchimento».
Un terzo appuntamento sarà martedì 29, alle 21, quando la parrocchia ospiterà i giovani del vicariato di Vigodarzere in occasione della presentazione del sinodo dei giovani da parte di don Paolo Zaramella. «Quest’anno vivremo anche alcuni appuntamenti molto interessanti, che si caratterizzano per la novità – continua Giorgia – Nel tempo di Natale ci saranno delle occasioni di preghiera e fraternità, in gennaio ci confronteremo con don Luca Facco della Caritas, il 25-26 febbraio incontreremo il vescovo di Belluno-Feltre mons. Renato Marangoni e visiteremo la diga del Vajont. Proporremo anche una convivenza durante il periodo quaresimale, per poi concludere l’anno con un esperienza estiva a Palermo, sulle orme di don Pino Puglisi».
Questi appuntamenti parrocchiali si intrecciano e si appoggiano agli altri appuntamenti diocesani, in particolare la scuola di preghiera del seminario maggiore e il capodanno Caritas. Il volantino con il calendario degli appuntamenti rivolti ai giovani è accompagnato da una frase di Giacomo Leopardi: «Non è spento nei giovani l’ardore che li porta a procacciarsi una vita e a sdegnare la nullità e la monotonia» (Zibaldone).
«Penso che un percorso per i giovani – conclude Claudia Ruffato, 24 anni, laureanda in scienze della formazione primaria – sia una grande occasione di maturazione e scoperta personale, oltre che di gruppo, per cui mi auguro di viverlo pienamente riuscendo a cogliere il meglio da ogni esperienza e da ogni persona che incontreremo e che condividerà un pezzetto della sua vita con noi».