L'idrovia ci salverà? Sabato una manifestazione a Conche
Nonostante durante le ultime alluvioni non abbia dato problemi, il Brenta non è ancora sicuro, il pericolo di inondazioni è ancora in agguato. Come se l'evento catastrofico del 1966 non avesse insegnato nulla. Tra i molti comitati e gruppi che si occupano del tema della sicurezza idrogeologica c'è anche Brenta sicuro che per sabato ha indetto una manifestazione proprio nel luogo dove il fiume ruppe 48 anni fa. La soluzione al rischio? Completare l'idrovia.
Il 4 novembre del 1966 il Padovano fu colpito da una terribile alluvione; allora tracimò l’Adige, il Brenta devastò e travolse l’argine a Conche di Codevigo. Padova non venne toccata dalla violenza delle acque, ma la Bassa fu trasformata in una enorme distesa d’acqua; particolarmente colpiti il Piovese e il Conselvano, ma anche Limena finì quasi tutta sotto.
La città fu salvata dal fatto che il Brenta ruppe a Bassano e a Conche, cioè a monte e a valle del centro urbano. Da allora la situazione non pare essere cambiata: il pericolo di inondazioni del Brenta è in agguato, anche se negli ultimi, tragici eventi del 2010 e di quest’anno, il fiume non ha creato particolari problemi. Per questo sono molti i comitati e i gruppi che continuano un’opera di mobilitazione sui temi della sicurezza idrogeologica del territorio veneto. Sabato 12 aprile a Conche di Codevigo, proprio sul luogo della rotta del Brenta del 1966, si svolgerà una manifestazione, promossa dal comitato intercomunale Brenta sicuro, per sollecitare interventi urgenti per poter “vivere sereni in un territorio sicuro”. E da più parti si chiede una soluzione a portata di territorio: il completamento dell’idrovia tra Padova e la laguna.
Nel numero in distribuzione da sabato e disponibile on line un ampio servizio.