Cinghiali sui Colli Euganei. «Campi e sicurezza sempre a repentaglio»
Sempre più frequenteme fuori dai boschi a caccia di cibo, i cinghiali che popolano i Colli Euganei ora scelgono anche le strade dove trovano il sale disseminato dai mezzi antighiaccio.
I cinghiali sui Colli Euganei in questi giorni più freddi dell’anno non sono solo a caccia di cibo, spingendosi con sempre maggior frequenza fuori dai boschi, ma anche di sale, di cui sono ghiotti, lungo le strade dell’area collinare. L’impiego del sale per evitare la formazione di ghiaccio richiama infatti sulle strade decine di ungulati sia di notte che in pieno giorno, con rischi concreti per la circolazione e la sicurezza stradale.
Un fenomeno che gli agricoltori dell’area del Parco Colli e degli immediati dintorni pedecollinari ben conoscono e dal quale mettono in guardia tutti gli automobilisti. Nonostante le catture del 2017, circa 1.500 stando ai dati del Parco, la presenza di cinghiali è ancora massiccia e continua ad avere un impatto negativo sull’attività agricola e sull’ambiente naturale collinare, ormai compromesso dalla proliferazione incontrollata. Non ultima l’emergenza sicurezza che si fa sentire anche in questo periodo con la maggiore presenza di animali lungo le strade, non solo nei tratti secondari ma anche sulle arterie stradali più frequentate. Dove viene sparso il sale la probabilità di incrociare un cinghiale aumenta parecchio, ricordano gli agricoltori della zona che ben conoscono il fenomeno.
L’invito agli automobilisti pertanto è quello di prestare la massima prudenza, soprattutto durante le ore serali e nella notte, tenendo ben presente che con il fondo bagnato o ghiacciato una brusca frenata o sterzata per evitare qualche più che probabile cinghiale possono avere delle conseguenze anche gravi.
«L’ennesimo problema causato dalla presenza insostenibile dei cinghiali nel territorio dei colli Euganei che vanno a cercare il sale sulle strade, sparso contro la formazione di ghiaccio, conferma la necessità e l’urgenza di proseguire con le catture per contenere la proliferazione degli ungulati».
È questa l'opinione di Federico Miotto, presidente di Coldiretti Padova, che aggiunge:
«Un plauso, dunque, al rinnovo dei contratti ai lavoratori stagionali del Parco Colli e ci auguriamo che l’attività di contrasto avviata nei mesi scorsi prosegua anche in queste settimane per non vanificare il lavoro fin qui svolto. Solo così sarà possibile contenere seriamente un fenomeno che ha compromesso per anni l’attività agricola mettendo a rischio la stessa sopravvivenza di molte aziende. Senza l’agricoltura i colli Euganei, così come li conosciamo, sono destinati a scomparire con un danno ambientale enorme. Ecco perché sui cinghiali non va mai abbassata la guardia, se non vogliamo ritrovarci in primavera di nuovo a contare i danni, sperando che, intanto, non si siano verificati gravi incidenti».