Il cinema in 90 ospedali pediatrici europei. "Per attutire il trauma della malattia"

Settanta film, corti e lungometraggi, tra animazione, finzione e documentario, adatti a diverse fasce d’età per i piccoli pazienti, nella piattaforma cinemainospedale.it. Il progetto Ue prevede anche la realizzazione di due cartoni animati e un seminario

Il cinema in 90 ospedali pediatrici europei. "Per attutire il trauma della malattia"

Settanta film, corti e lungometraggi, tra animazione, finzione e documentario, adatti a diverse fasce d’età (dai 3 ai 15 anni). Sono a disposizione dei piccoli pazienti grazie alla progetto europeo Films for kids at Hospital, cofinanziato dalla EU misura Creative Europe EACEA 23/2019, che vede in rete sei associazioni attive a livello europeo nel settore della media education e produzione/distribuzione di film per ragazzi, in Belgio, Spagna, Croazia, Slovenia, Svezia e Italia. Per l'Italia è partner del progetto la cooperativa il Nuovo Fantarca di Bari, che può contare sul contributo del Garante per i diritti dei minori della Regione Puglia.
Attraverso l'iscrizione alla piattaforma il pubblico può accedere alla pagina dei film e scegliere quali visionare. I film, lunghi, corti e di animazione, sono inoltre arricchiti da brevi presentazione video dei registi e da schede digitali attraverso cui i bambini e i ragazzi possono approfondire, in maniera ludica e interattiva, alcune parti o temi. Ad oggi in Europa gli ospedali pediatrici che hanno aderito al progetto sono più di 90.
“Il cinema è un mezzo molto utile ai giovani degenti per attutire l’urto provocato dal trauma della malattia e consente agli adulti di prendersi cura della sfera emotiva dei piccoli”, spiega Rosa Ferro, direttrice artistica de Il Nuovo Fantarca. “I lungometraggi a differenza dei corti, sono in comune a tutte e sei le piattaforme dei Paesi che aderiscono: bambini, bambine e adolescenti di Paesi diversi vedono gli stessi film secondo un approccio interculturale, interreligioso e multilingue”. I film sono tutti sottotitolati in italiano, anche quelli doppiati nella nostra lingua, per facilitare la comprensione.

Oltre ai film, nel progetto è prevista la realizzazione di atelier per la creazione di due cartoni animati realizzati dagli stessi pazienti pediatrici con la guida di esperti cartoonist. "Se l’emergenza da Covid-19 non ci permette per il momento di entrare nei reparti, inseriremo nella piattaforma delle attività a distanza. - spiega Ferro -  A fine progetto sarà organizzato un seminario a cui parteciperanno le varie realtà europee e quelle associazioni italiane impegnate in progetti analoghi, per un confronto sulle buone prassi. Ma anche sulle possibilità di sostegno e terapia che l’arte, come quella cinematografica, procura ai giovani degenti e alle loro famiglie".
"La cinematherapy, ormai da tempo nota e praticata, indica come la visione di film crei sotto il profilo psicologico un 'effetto pausa' per i malati, determinando uno stato di benessere riscontrabile a livello neurologico. - spiegano i promotori - Le neuroscienze hanno ulteriormente validato questa tesi (neurocinematics) arrivando a misurare gli effetti fisici durante la visione di immagini in movimento e rilevando miglioramenti". Il valore del progetto "sta anche nella sua capacità di creare una rete educativa e artistica di solidarietà e collaborazione", che in Italia vede agire insieme la scuola in ospedale di Bari con le sue scuole di riferimento, a cui si auspica possano aggiungersi reti di Scuola in Ospedale di ogni provincia italiana, il Centro Sperimentale di Cinema di Torino e la società di produzione e distribuzione audiovisiva Big Rock che hanno messo a disposizione gratuitamente per la piattaforma alcune delle loro opere in animazione, la collaborazione con alcune importanti distribuzioni nazionali ed europee come CGEntertainment, Short Films, New Europe Film Sales, Level K, Dogwoof, The Party Film".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)