La Difesa del 26 aprile 2015
Copertina ostica quella del numero di domenica 26 aprile. e non poteva essere altrimenti considerate le proporzioni della tragedia accaduta sabato 18 aprile nelle acque del Mediterraneo, appena tre giorni dopo che il parlamento aveva istituita la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione, il 3 ottobre di ogni anno. Ai 700 morti di una settimana fa, il doppio della catastrofe che aveva ispirato la giornata nazionale, è dedicata la nostra pagina 3 che oltre all'editoriale del direttore ospita un intervento dell'arciprete del Duomo di Este, don Franco Rimano, che propone: accogliamo cinque profughi in ogni parrocchia padovana (esperimento già provato con successo a Santa Tecla), «in tutto sosteniamo duemila profughi e diamo un esempio a tutto il paese».
Gli altri principali argomenti in sommario:
Cinque anni di ambiente veneto: a che punto siamo?
A un mese dalle elezioni regionali, ci siamo chiesti che cosa ha prodotto in cinque anni il governo il governo Zaia in materia di ambiente. Sono emerse quattro grandi incompiute: la legge sulle cave, quella sui parchi naturali, sull'inquinamento atmosferico e anche il piano rifiuti, che però potrebbe essere approvato in extremis il 28 o 29 aprile. D'altra parte procede spedito il riassetto finanziario e organizzativo dell'Arpav e anche le operazioni per arginare il rischio idrogeologico a cui la regione è sottoposta: sono sette i bacini di laminazione in fase di realizzazione.
Cooperatori ma anche alleati
Ci sono voluti quattro anni di confronto per giungere alla nascita di Alleanza Veneto, il soggetto che mette insieme le tre "centrali" delle cooperative delle nostre ragioni, Confcooperative, Legacop e Agci. Più che un matrimonio, però, si tratta di un fidanzamento che ha come obiettivo dare un volto unitario al mondo della cooperazione regionale. Alleanza Veneto rappresenta quindi 1.800 imprese per un valore totale di produzione che supera i 10 miliardi di euro l'anno.
52° giornata mondiale di preghiera per le vocazioni
Domenica 26 aprile in tutte le chiese del mondo si prega perché il Signore continui a far sentire la sua chiamata a una speciale consacrazione ai giovani cristiani. Un appuntamento nato negli anni del Concilio Vaticano II che quest'anno nella diocesi di Padova incrocia una fase di profondo rinnovamento della pastorale vocazionale. I due referenti don Marco Cappellari e don Giovanni Molon hanno dato avvio a un processo di maggior coinvolgimento di tutti i vicariati e dei fedeli laici.
Il vescovo in visita dai "fratelli maggiori"
Martedì 28 aprile, a 21 anni dall'altra visita, il vescovo Antonio Mattiazzo si recherà in visita alla sinagoga di Padova dove sarà accolto dal rabbino capo Adolfo Locci e da tutta la comunità ebraica. Si tratta di una nuova tappa in un cammino di amicizia e fraternità che dura da molto tempo e ha nel gruppo di ricerca sull'ebraismo, attivo in Casa Pio X da ben 28 anni, una delle radici più profonde.
Grande guerra: nell'aprile 1915 i giochi si compirono
Continuiamo a celebrare il centenario della Prima guerra mondiale ripercorrendo le pagine della Difesa del 1915. Ne emerge che i cattolici, di cui il nostro giornale si fece portavoce, restarono ostinatamente legati alla "neutralità relativa". Evitare la guerra, sostenevano conti alla mano, voleva dire non gettare il paese in uno spaventoso gorgo di morti, di danni economici e di conseguenti peggioramenti delle condizioni di vita degli strati più poveri della popolazione. Ma se la patria chiama...
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