Sagra di Perarolo. La festa profuma di fraternità da riscoprire
Da venerdì 31 agosto a giovedì 6 settembre appuntamento a Perarolo con la sagra del Cristo moro. Musica, luna park, stand gastronomico, ma soprattutto un’occasione per riscoprire il senso della fraternità.
Anche se il periodo di ferie estive si avvia pian piano alla conclusione, proseguono gli appuntamenti con le sagre paesane. Come quella che, da venerdì 31 agosto a giovedì 6 settembre, si tiene a Perarolo, frazione di Vigonza. La sagra del Cristo Moro – così denominata per il colore della patina che riveste il grande crocifisso all'interno della chiesa parrocchiale – segna l’avvio del mese di settembre, che la parrocchia dedica da sempre alla comunità.
«La sagra è occasione da cogliere per incontrare volti e sguardi – sottolinea il consiglio pastorale con il parroco, don Bruno Rampazzo – È opportunità da sfruttare per invitare tutti, per allargare le braccia, per uscire e coinvolgere anche chi è più introverso. La sagra è anche l’occasione per vivere esperienza di convivialità e, attraverso questa, riuscire a percepire, a vivere, a gustare quel senso di fraternità che auspichiamo possa diventare un carattere che contraddistingue il nostro essere parrocchia, il nostro essere piccola chiesa che sa esprimere vicinanza, accoglienza, apertura e che sa trasmettere, anche tramite la festa, un senso profondo di comunità fatta di uomini che si riconoscono in Cristo».
Al centro della festa ci sarà lo stand gastronomico con menù a base di carne e pesce. Il programma prevede, tutte le sere, luna park e pesca di beneficenza oltre a eventi musicali rock e revival anni Ottanta e Novanta, che si terranno nell'area adiacente al patronato. Tantissimi gli eventi per i più piccoli e, novità di quest’anno, la possibilità di sperimentare il volo vincolato in mongolfiera. Ritornano poi, in giornate diverse, gli appuntamenti con la fiera mercato, la marcia podistica, il concorso d'arte grafica, il torneo di calcio per ragazzi e lo spettacolo finale dei fuochi artificiali, che saranno a ritmo di musica.
«Ci auguriamo – conclude don Rampazzo – che dalla nostra festa nasca tanta solidarietà tra noi, perché ci è necessaria. Il mare è fatto di piccole gocce, la parrocchia e la società sono fatte di tante mani e specialmente di tanti cuori che sanno unirsi. È tempo di allargare il cuore e non di rimpicciolirlo».