Il direttore dell'OPV Marco Angius Commendatore della Repubblica Italiana
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito l’onorificenza al Direttore musicale e artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto
Sabato 8 febbraio, alla vigilia del Concerto con l’Orchestra di Padova e del Veneto alla Cappella Paolina del Quirinale per il “Giorno del Ricordo”, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato l’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana al Direttore d’orchestra Marco Angius, conferitagli lo scorso 27 dicembre. Al termine del Concerto al Quirinale di domenica 9 febbraio, trasmesso in diretta su Rai 3 e Radio 3 Rai, il Presidente della Repubblica si è intrattenuto con il maestro Angius per un saluto ufficiale.
«Sono onorato e quasi stordito da una sorpresa così bella sopraggiunta proprio in coincidenza del concerto con l’Orchestra di Padova e del Veneto qui al Quirinale alla presenza del Presidente Mattarella. È una giornata da incorniciare e un’occasione memorabile di offrire un omaggio musicale nel “Giorno del Ricordo”», ha dichiarato Marco Angius.
Direttore di riferimento per il repertorio moderno e contemporaneo, il M° Marco Angius ha diretto alcuni degli ensemble e orchestre più importanti, dall’Ensemble Intercontemporain alla London Sinfonietta, dalla Tokyo Philharmonic all’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, dall’Orchestra del Teatro la Fenice al Muziekgebouw/Bimhuis di Amsterdam.
Già direttore principale dell’Ensemble Bernasconi dell’Accademia Teatro alla Scala, dal 2015 è direttore musicale e artistico dell’Orchestra di Padova e del Veneto con cui ha all’attivo numerosi dischi, trasmissioni televisive per Rai 5 (tra cui le Lezioni di suono) e integrali sinfoniche (in particolare quelle di Beethoven e Schubert).
Nella vasta discografia spiccano Luci mie traditrici di Salvatore Sciarrino, Mosaîque e Mixtim di Ivan Fedele, Die Schachtel di Evangelisti, Prometeo e Risonanze erranti di Nono, Abyss di Donatoni, Quodlibet di Castiglioni, Noîse di Adámek (con l’Ensemble Intercontemporain) fino a Die Kunst der Fuge di Bach.
Nell’ambito del teatro musicale ha diretto La volpe astuta e Káťa Kabanová di Janáček (con la regia di Robert Carsen), Sancta Susanna di Hindemith, Aspern di Sciarrino, Jakob Lenz di Rihm, Don Perlimplin di Maderna, L’Italia del destino di Luca Mosca, Il suono giallo di Alessandro Solbiati (Premio Abbiati 2016), Medematerial di Dusapin (Premio Abbiati 2018), Alfred, Alfred di Donatoni, Il diario di Nijinsky di Detlev Glanert.
Tra i suoi libri: Come avvicinare il silenzio (Rai Eri, 2007), Del suono estremo (Aracne, 2014).
Ha inaugurato la Stagione 2016/2017 del Teatro La Fenice con l’opera Aquagranda di Filippo Perocco (Premio Abbiati 2017), la Stagione 2018/2019 dell’Opera di Firenze con Le villi di Puccini oltre a una nuova edizione del Prometeo di Luigi Nono al Teatro Regio di Parma.
Fonte: Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto