Dopo Palermo anche Roma potrà concedere la residenza a chi occupa un immobile

Una mozione impegna il sindaco a predisporre un atto per superare il decreto Lupi. L’intervento è stato chiesto dalle associazioni che operano nella capitale. I beneficiari saranno i nuclei familiari con minori o in situazione di particolare fragilità

Dopo Palermo anche Roma potrà concedere la residenza a chi occupa un immobile

Roma si appresta a diventare la seconda città, dopo Palermo, a concedere la residenza anche a chi occupa un immobile. Lo prevede una mozione approvata la scorsa settimana in Campidoglio su spinta delle associazioni che operano nella Capitale.
“La mozione impegna il sindaco Gualtieri a porre in essere un atto che vada a derogare l’articolo 5 del decreto Lupi - spiega Federica Borlizzi del team legale di Nonna Roma -. Si tratta per ora di un impegno sostanzialmente politico. Roma è la seconda città che si pone questo problema ed è importante”. 

Il divieto di ottenere la residenza all’interno delle occupazioni abitative è previsto dal  decreto legge n.47, poi convertito dalla L. 23 maggio 2014, n. 80. Si tratta del cosiddetto “Decreto Lupi” o “Piano casa”. In particolare, all’art. 5 si legge: “chiunque occupa abusivamente un immobile senza titolo non può chiedere la residenza né l'allacciamento a pubblici servizi in relazione all'immobile medesimo e gli atti emessi in violazione di tale divieto sono nulli a tutti gli effetti di legge”. Nel 2017 però il decreto Minniti ( convertito in legge il 18 aprile 2017, n. 48) in materia di sicurezza delle città, ha inserito la possibilità per i sindaci di derogare. L’articolo 11 prevede, infatti, in presenza di persone minorenni o di persone meritevoli di tutela, che il sindaco possa autorizzare la concessione della residenza in un immobile anche a chi lo occupa abusivamente.

I beneficiari della mozione approvata in Campidoglio, quindi, dovrebbero essere i nuclei familiari con minori e le persone che si trovano in una situazione di fragilità. La concessione sarà a discrezione del sindaco, che valuterà caso per caso “su chi siano le persone meritevoli di tutele si gioca tutto - aggiunge Borlizzi -. Si potrà cioè avere una , lettura più restrittiva che comprenda solo le famiglie con minori, le persone disabili, le donne sole o incinte. La nostra battaglia sarà per proporre  una lettura estensiva, che consenta di considerare anche le situazioni di fragilità economica come meritevoli di tutela. Le persone potranno così aver accesso ai servizi, che ora sono preclusi, ma anche entrare nelle graduatorie per l’alloggio popolare. Questo di Roma è un primo passo, la norma non è ancora attuata,  ma l’impegno politico c’è. Stiamo continuando a fare incontri con gli assessorati all’Urbanistica e alle Politiche sociali per capire in che modo e in quali tempi verrà realizzata la deroga”. 

Prima d’ora solo il sindaco Leoluca Orlando a Palermo aveva deciso di superare nei fatti il decreto Lupi. Nel gennaio 2019 l’ex primo cittadino ha firmato una prima ordinanza con la quale autorizzava il rilascio della residenza a una famiglia di cittadini occupanti di alloggi di edilizia popolare. “Il sindaco ha contemporaneamente dato indicazioni agli uffici di anagrafe, affinché procedano analogamente alla concessione della residenza per tutte le famiglie di  occupanti che abbiano i requisiti di legge per essere inseriti nelle graduatorie ERP ed abbiamo al proprio interno sofferenza vulnerabili quali minori, anziani o persone con disabilità - si legge nella nota del Comune -. Allo stesso tempo la residenza dovrà essere concessa ai cittadini che, in attuazione della legge regionale 8 del 2018, hanno avuto riconosciuto dal Comune o dallo Iacp il diritto a sanare la propria situazione pagando i canoni arretrati”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)