Cresce l'agroalimentare veneto
Veneto agricoltura ha presentato a Legnaro il report finale 2017 sull’andamento dell’agricoltura e dell’agroalimentare veneto. Pur con un andamento climatico penalizzante il valore complessivo della produzione lorda agricola regionale ha sfiorato lo scorso anno i 6 miliardi di euro. Annata negativa per mais e soia. Frutticole in calo, compresa la vite.
Nonostante qualche nota non positiva, cartina al tornasole di una realtà complessa e in evoluzione che deve confrontarsi in un mercato sempre più dinamico e globale, lo stato di salute del settore agricolo e agroalimentare veneto segna una crescita del più 3,9 per cento rispetto al 2016. Questo quanto è emerso dal report di Veneto agricoltura presentato nei giorni scorsi a Legnaro a una platea di addetti del settore e ai molti imprenditori della complessa e variegata filiera che compone questo importante comparto produttivo del nostro territorio.
L'importante ramo dell'economia del Veneto, secondo le analisi degli specialisti di Veneto agricoltura, per il 2017 può vantare un valore complessivo della produzione lorda agricola pari a 5,9 miliardi di euro. Un dato, dunque, di segno positivo, anche se l'annata è stata caratterizzata da un andamento climatico sfavorevole a diverse colture, a scapito delle rese e con un numero di imprese agricole attive iscritte al registro delle imprese delle Camere di commercio del Veneto che, con le 63.637 unità, presenta una flessione dello 0,7 per cento rispetto all’anno precedente. Di contro, si registra però una crescita sia delle società di capitali (più 5,5 per cento) che delle società di persone (più 3 per cento). In aumento anche le altre forme di impresa (più 3,3 per cento), mentre prosegue il calo delle ditte individuali con un meno 1,5 per cento che le porta a un totale di 52.403 aziende; che costituiscono ancora la maggioranza delle aziende agricole venete (82 per cento).
Buona annata per i cereali autunno-vernini che hanno visto un incremento delle rese a ettaro a due cifre: più 18,7 per cento per il frumento duro, più 13,8 per cento per il tenero e addirittura più 30 per l’orzo. Annata negativa invece per il mais a causa delle ondate di calore estive: alla diminuzione della superficie si è affiancata una contrazione delle rese. Male anche la soia, messa a dura prova dal clima e dalla cimice asiatica. Nel 2017 le superfici investite a orticole sono state pari a 27.600 ettari con un valore della produzione pari a 660 milioni di euro. Si stima che le orticole in piena aria, che rappresentano il 75 per cento degli ortaggi coltivati in Veneto, si attestino a circa 20.500 ettari, in aumento le piante da tubero, mentre si riducono le orticole in serra, stimate in circa 4 mila ettari. Le colture frutticole investono complessivamente circa 17.800 ettari, mentre l’olivo è stabile a 5 mila ettari. Il valore della produzione di frutta fresca è stato di circa 257 milioni di euro con un calo del 12 per cento dovuto alle condizioni climatiche della primavera 2017.
La superficie vitata nel Veneto è pari a 80.255 ettari con una produzione di 11 milioni di quintali di uva, in calo del 15,5 per cento per colpa dell'andamento meteo. La corrispondente produzione di vino si è fermata a circa 8,5 milioni di ettolitri di cui 73 per cento doc/docg e 23 per cento igt. Il Veneto nel 2017 ha esportato vino per 2,13 miliardi di euro (più 6,4 per cento) con gli spumanti, in gran parte Prosecco, con ricavi del 15,9 per cento in più.
Sul fronte zootecnico, nel 2017 le consegne di latte in Veneto registrano un ulteriore aumento del 3 per cento, quasi il doppio rispetto al 2016, con un valore della produzione ai prezzi di base di 417 milioni di euro, ma con una valore al litro spuntato dai produttori ancora basso e oscillante attorno a 0,36 centesimi di euro. La produzione di carne bovina in Veneto è leggermente aumentata arrivando a 173 mila tonnellate, e il valore della produzione ai prezzi di base è risultato pari a 420 milioni di euro.