Coronavirus. “Io resto in campagna per voi”. Servono risorse per le zone periferiche
“Io resto in campagna per voi” è il messaggio lanciato dai giovani della Cia-Agricoltori Italiani che continuano a garantire, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, l’attività agricola e zootecnica e la conseguente produzione di generi alimentari, come previsto dalle norme governative con le misure restrittive per arginare l’avanzata del coronavirus nel nostro Paese.
“Io resto in campagna per voi” è il messaggio lanciato dai giovani della Cia-Agricoltori italiani che continuano a garantire, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, l’attività agricola e zootecnica e la produzione di generi alimentari, come previsto dalle norme governative con le misure restrittive per arginare l’avanzata del Coronavirus.
Il richiamo degli under 40 di Cia-Agricoltori italiani, pur manifestando soddisfazione per lo stanziamento di 25 miliardi previsto per salvare l’economia del Paese, vuole invitare le istituzione a porre la giusta attenzione perché non sia dimenticata la fragilità delle aree interne del Paese, la vulnerabilità delle start up agricole e la necessità di manodopera straniera.
Per i giovani di Agia-Cia, infatti, il rischio della diffusione del virus nelle comunità rurali e nelle aree interne d’Italia richiede un intervento economico mirato per l’attivazione di centri mobili a supporto delle zone più periferiche. Queste aree, infatti, hanno già subito l’indebolimento graduale di centri ospedalieri, servizi sanitari e di assistenza alla persona per i tagli alla spesa pubblica. A essere compromesse poi – sostiene l’associazione dei giovani agricoltori che fa capo all’organizzazione agricola che raduna sotto la sua insegna 900 mila aderenti – sono anche le start up agricole. Di fatto, il Coronavirus sta terribilmente minando l’avvio di nuove aziende in un settore già vulnerabile e soggetto all’incertezza dei mercati, alla volatilità dei prezzi e a eventi atmosferici devastanti.
Si parla nella maggior parte dei casi di strutture ricettive, fattorie didattiche e punti vendita aziendali che hanno interrotto l’attività subendo gravi perdite economiche. In loro supporto, vanno introdotti strumenti che ne accrescano la resilienza per almeno 12 mesi, viste le disdette per il periodo estivo e la sospensione, fino alla prossima primavera, degli incontri con gli studenti.
I giovani Cia chiedono, inoltre, che venga subito affrontato il problema, acuito dall’emergenza Coronavirus, della carenza di manodopera straniera (370 mila addetti, un terzo degli occupati totali), fondamentale per l’imminente campagna di raccolta, ma anche per le attività di diradamento e potatura.
«Certo – ha dichiarato il presidente nazionale di Agia-Cia, Stefano Francia – saranno fondamentali anche deroghe straordinarie che consentano a tutte le banche di aderire all’accordo sottoscritto tra Abi e le associazioni di categoria, tra cui la Confederazione italiana agricoltori; inoltre una maggiore semplificazione amministrativa permetterebbe all’intero sistema bancario di usufruire delle preziose risorse messe a disposizione da Commissione Ue e Banca europea per gli investimenti (Bei) e dedicate alle nuove generazioni di agricoltori e allevatori».
Sostegno alla filiera alimentare
La proroga al 15 giugno per le domande per i contributi agricoli previsti dalla Pac è stata accolta dalla ministra Bellanova come una buona notizia che viene incontro alle aziende, a sostegno dell'intera filiera alimentare.
Proroga di un mese alle domande per la Pac
Via libera dalla Commissione europea alla proroga di un mese, dal 15 maggio al 15 giugno, della scadenza per la presentazione delle domande relative ai contributi previsti dalla Politica agricola comune (Pac) per questa campagna. La notizia era fortemente attesa dal mondo agricolo, le cui attività sono notevolmente rallentate dall’emergenza Covid-19. È quanto emerge da una lettera inviata dalla Commissione europea, in risposta a un’analoga richiesta presentata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali a fine febbraio.
Oltre alla proroga delle domande Pac, la Commissione ha assicurato la più ampia disponibilità a esaminare le altre richieste presentate dall’Italia su tempi di liquidazione degli aiuti Pac relativi alla campagna 2019, rimodulazione dei programmi di promozione, proroga delle scadenze relative alle organizzazioni comuni di mercato del vino e dell’ortofrutta, rendicontazione dei programmi di sviluppo rurale.