ColtivAzioni, boom di domande: esaurite le piante

I numeri di ColtivAzioni sono da capogiro: da una parte l'intercettazione di un bisogno dei cittadini e dall’altra la disponibilità delle aziende Coldiretti e CIA sta portando a colorare migliaia di balconi della città.

ColtivAzioni, boom di domande: esaurite le piante

Oggi siamo costretti a dare lo stop alle ordinazioni: dovremo rifiutare le richieste che arriveranno da oggi in poi, per un oggettivo problema di disponibilità delle piante da parte dei produttori che, come tutti, hanno comunque ridotto la loro produzione e fermato il loro lavoro in questo periodo.

«Abbiamo fatto un lavoro enorme di fronte alle migliaia di richieste, e sta portando ad un risultato straordinario: una iniezione di colore e bellezza, in ogni richiesta e in ogni consegna- sottolinea l’assessora Chiara Gallani – Un esperimento con un successo che ha colto di sorpresa anche le associazioni di categoria: la natura ha i suoi tempi e per avere nuove piantine bisogna rispettare il loro ciclo. Mi auguro che tutti questi produttori dal 4 maggio possano tornare a vendere direttamente in sicurezza, perché per tutti è importante ora sapere di poter ripartire, se così non fosse perché di renderanno necessarie altre misure di contenimento, siamo pronti a ripetere l’esperienza quando ci sarà disponibilità di altre piante».

«Siamo piacevolmente stupiti per la risposta che i padovani stanno dando all’iniziativa – commenta il presidente di Cia Padova, Roberto Betto – Le centinaia di richieste che in poche ore sono giunte al Comune dimostrano che la città desidera ripartire, anche abbellendo balconi e giardini con piante e fiori. Un segno di rinascita in un momento oggettivamente complesso per tutti. Anche per i florovivaisti, che hanno dovuto tenere chiusi i battenti (salvo la distribuzione “porta a porta”). Il sistema della consegna a domicilio delle cassette – continua Betto – ha permesso di recuperare almeno in parte la produzione delle eccellenze. L’alternativa sarebbe stata buttare buona parte dei prodotti al macero. Questa sarebbe stata una sconfitta per l’intero comparto. Ringraziamo la cittadinanza e il Comune per la fiducia che ci è stata accordata; si tratta di un incentivo per lavorare con ancora più entusiasmo e dedizione. Il progetto consente di radicare maggiormente il rapporto tra cittadini e aziende agricole del territorio».

«I padovani hanno risposto con entusiasmo e colto l’opportunità di portare la primavera sui balconi di casa, di vincere l’isolamento con profumi e colori – afferma Massimo Bressan, presidente di Coldiretti Padova – Grazie all’impegno e alla competenza dei nostri imprenditori florovivaistici. Abbiamo un patrimonio verde, fatto di piante e fiori di ogni genere, in grado di cambiare il volto della città anche in questo periodo di difficile e, allo stesso tempo, di generare azioni positive che permettono di dare il nostro contributo a chi si trova in stato di necessità. In questi due mesi ’agricoltura non si è mai fermata e le nostre aziende florovivaistiche, nonostante le chiusure e le restrizioni che hanno penalizzato l’intero settore, non hanno mai smesso di coltivare piante e fiori bellissimi che i padovani hanno dimostrato di apprezzare. Ringraziamo il Comune di Padova, l’assessora Chiara Gallani e tutti i partner dell’iniziativa per questa opportunità preziosa. Noi siamo pronti a continuare a fare la nostra parte».

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Fonte: Comunicato stampa