Coldiretti Padova rilancia l'appello degli imprenditori. “Ora Vo’ deve ripartire!”
“Dopo il lungo isolamento cittadini e imprese siano messi nelle condizioni di muoversi, lavorare e vivere liberamente. Bene le prime misure ma bisogna fare di più”. Ecco i primi provvedimenti a favore del settore agricolo.
Dopo due settimane di isolamento forzato e tensioni Vo’ deve poter tornare “libera”. Lo chiede con forza Coldiretti Padova rispondendo all’accorato appello di imprenditori e residenti della cittadina euganea finita nella zona rossa per l’allarme Coronavirus.
“Sottoscriviamo in pieno la vostra accorata e dettagliata petizione – rispondono il presidente di Coldiretti Padova Massimo Bressan e il direttore Giovanni Roncalli, a nome di migliaia di associati – che condividiamo dalla prima all’ultima riga. Dalla nostra Organizzazione assicuriamo il massimo appoggio e la costante presenza per far sì che Vo’ possa uscire al più presto da questa situazione ormai insostenibile e per certi aspetti paradossale. In questi giorni difficili la comunità di Vo’ - fatta di imprenditori capaci e determinati, ma anche di tanti cittadini che hanno a cuore il proprio territorio, ha saputo essere propositiva in questi giorni difficili, superando lo “sconforto da abbandono” facendo emergere, invece, un alto senso civico di collaborazione verso le Istituzioni preposte alla tutela della Sanità pubblica.
Tra le notizie positive, riteniamo sia apprezzabile la ripresa della circolazione delle merci, ma ancora molto può essere fatto per semplificare le procedure di autorizzazione che consentano il trasporto dei prodotti fuori dal Comune, non avendo tale limitazione alcuna incidenza in termini di contenimento del virus. Non appena possibile sarà tuttavia da mettere tra le priorità, quella di una importante azione di promozione che possa attenuare il danno di immagine che il territorio sta subendo. Su questa necessità, con tutte le categorie economiche all’interno della Camera di Commercio di Padova, abbiamo espressamente chiesto che venga concessa una deroga alle limitazioni di spesa destinata agli interventi di promozione (introdotta dalla Legge di Stabilità), proprio per poter agire immediatamente e in maniera mirata a favore del tessuto economico locale.
Le richieste di ristoro economico che avanzate – continuano i dirigenti di Coldiretti Padova - coincidono perfettamente con le misure che a livello locale Coldiretti sta proponendo, posizioni condivise a livello regionale, a partire dal Tavolo Verde Veneto, e trasferite poi sui tavoli nazionali affinché vengano emanati al più presto i provvedimenti legislativi necessari”.
Nei giorni scorsi sono già stati varati dal Governo alcuni primi provvedimenti di carattere fiscale a favore delle attività presenti nelle zone rosse e altri sono in corso di pubblicazione.
Nel dettaglio, ecco le principali misure adottate:
- sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari dal 21/02 al 31/03;
- proroga dei versamenti relativi a cartelle emesse dall’Agente della riscossione o derivanti da accertamenti esecutivi;
- sospensione dei termini per gli adempimenti anche processuali nonché dei termini di prescrizione in materia di contenzioso, accertamento e riscossione a favore degli Agenti di riscossione;
- sospensione dei versamenti e degli adempimenti di contributi previdenziali e assistenziali obbligatori fino al 30/04/2020;
- proroga dei versamenti alle Camere di Commercio fino al 30/04/2020;
- sospensione temporanea dei pagamenti delle utenze sempre fino al 30/04/2020.
Inoltre a livello nazionale sono già emanati alcuni provvedimenti per prorogare le principali scadenze fiscali, primo tra tutti lo slittamento da luglio a settembre della presentazione del modello dichiarativo 730/2020.
“Tuttavia si tratta di provvedimenti ancora insufficienti – conclude Coldiretti Padova - e che speriamo di poter ulteriormente migliorare nelle prossime settimane, anche grazie alle sollecitazioni che da più parti stanno arrivando. Considerando comunque il protrarsi del danno economico siamo in attesa di ulteriori provvedimenti fiscali che riguardino soprattutto le zone colpite da questa emergenza. Nel frattempo, abbiamo lanciato la campagna social #mangiaitaliano per difendere la reputazione del made in Italy e il lavoro degli agricoltori e delle imprese del settore agroalimentare. Un messaggio in controtendenza rispetto al sensazionalismo di questi giorni. Riteniamo che questa sia la strada maestra che dovremo percorrere insieme per riportare il territorio euganeo alla reputazione di eccellenza che si è faticosamente conquistato nel tempo”.