Bambini “alla finestra”: oltre mille disegni per raccontare la quarantena

Iniziativa “#conibambiniallafinestra”, contest gratuito su Instagram: uno sguardo sul mondo, bloccato dal Covid-19, ritratto dagli occhi dei bambini. Borgomeo: “Preoccupano i ritardi nello studio, le difficoltà delle famiglie, ma anche la mancata socialità dei minori. L'emergenza aggrava divario sociale e povertà educativa”

Bambini “alla finestra”: oltre mille disegni per raccontare la quarantena

C'è il mare, ci sono i parchi, ci sono i nonni, ma anche le strade vuote e perfino le bare, nei disegni dei bambini. Ma a prevalere sono gli arcobaleni di speranza. Sono tra i soggetti più frequenti nei primi 1.200 disegni arrivati all'organizzazione “Con i bambini”, che ha lanciato in tutta Italia, circa una settimana fa, il contest gratuito su Instagram #conibambiniallafinestra. I racconti dalla finestra delle loro camerette sono arrivati un po' da tutta Italia. Nel contest sono stati coinvolti anche i progetti selezionati da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. In particolare hanno partecipato i progetti di Prima Infanzia e Nuove Generazioni, due bandi rivolti a bambini e ragazzi fino ai 14 anni. I disegni vengono pubblicati man mano sul profilo Instagram di Con i Bambini.

“Le scuole chiuse, come ha giustamente sottolineato il presidente Mattarella, sono una ferita per tutto il Paese – evidenzia Carlo Borgomeo, presidente di Con i Bambini - Dopo questi mesi di chiusura, di grandi difficoltà con la didattica a distanza, gestione delle dinamiche familiari, interruzione delle relazioni affettive e tra pari, dovremmo mettere al centro la questione minori. Non preoccupa solo il ritardo negli studi o le difficoltà, purtroppo soprattutto per le donne, nel conciliare tempi di vita e di lavoro, preoccupano anche i risvolti di questa socialità mancata per i minori. Per tantissimi bambini e ragazzi, la scuola rappresenta ancora l’unico luogo di socializzazione, di pasto quotidiano, di fuoriuscita temporanea dalle difficoltà familiari, l’unica opportunità di presente e soprattutto di futuro. I disegni, nella loro semplicità, ci restituiscono questo primo campanello di allarme e ci invitano, silenziosamente, a porre molta attenzione alle esigenze dei nostri ragazzi. La sicurezza della salute resta prioritaria, confidiamo comunque che si possano trovare soluzioni concrete anche per affrontare questo aspetto. Per quanto ci riguarda, in piena emergenza abbiamo invitato i 355 progetti sostenuti con il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile ad attivare servizi di apprendimento a distanza nelle scuole sprovviste o di programmare attività di educazione e socializzazione nei periodi estivi se saranno possibili dai decreti del governo”.

Il racconto delle esperienze di apprendimento a distanza sono disponibilionline, per non disperdere le buone pratiche messe in atto e per condividere modelli di intervento: oltre 400 racconti e testimonianze dei progetti, con la possibilità di ricercare le esperienze anche a livello territoriale.

Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Coni Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. Con i Bambini ha pubblicato ad oggi sette bandi (Prima Infanzia 0-6 anni, Adolescenza 11-17, Nuove Generazioni 5-14 anni, Un passo Avanti, Ricucire i sogni, Cambio Rotta, A braccia aperte), selezionando complessivamente 355 progetti in tutta Italia, con un contribuito di circa 281 milioni di euro. Gli interventi coinvolgono oltre 480.000 bambini e ragazzi, insieme alle loro famiglie, che vivono in condizione di disagio, interessando direttamente circa 6.600 organizzazioni, tra Terzo settore, scuole, enti pubblici e privati.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)