Alle origini di Solesino
Graziano Rizzi ha pubblicato in un volume le puntate di storia che da più di dieci anni stanno uscendo nel periodico della comunità solesinese
Da dieci anni e più i lettori de Il campanile, periodico della comunità cristiana di Solesino, che raggiunge duemila famiglie e un centinaio di lettori anche fuori paese, leggono a puntate la storia del loro paese nella rubrica “Appunti per una storia di...”.
Sull’ultimo numero è comparsa la 68a puntata in cui ci si sofferma sulla situazione del paese intorno al 1435.
Ma per chi avesse saltato qualche numero o volesse avere l’opera nel suo insieme per le Edizioni Il Campanile è appena uscito un poderoso volume intitolato Storie di Solesino e dintorni. Prima parte: dall’anno 1000 all’anno 1400 (pp 378, euro 34,00) che raccoglie e reimpagina la prima parte della lunga fatica iniziata nel 2007. Alla sua presentazione ha partecipato, oltre al parroco don Galdino Rostellato, la docente Paola Polato.
L’autore dell’opera è Graziano Rizzi, nativo di Solesino, che in paese conoscono tutti perché è stato per 22 anni segretario della comunità, rivolge prestando fedelmente il suo servizio nell’ufficio parrocchiale tutti i giorni dalle 15 alle 20, e per dieci anni vicepresidente del consiglio pastorale.
Il volume, composto di 378 pagine, 16 capitoli, 290 foto a colori, ha subito a prima vista il pregio di presentarsi in veste graficamente accattivante, utilizzando il grande formato per inserire molte foto, piantine storiche, alberi genealogici, riquadri sintetici di nomi e date.
Un aspetto che dimostra la volontà di rivolgersi a tutti, ai ragazzi delle scuole e agli abitanti di Solesino “e dintorni” che siano incuriositi da una vicenda millenaria fitta d’eventi e particolarità. Per questo si è avuta anche cura di usare un linguaggio semplice e chiaro.
Accanto all’inquadramento storico, in cui pur non mancano riferimenti a documenti e atti, il volume ospita un’appendice, «dedicata soprattutto agli appassionati di storia» con una quarantina di documenti in versione integrale sia in latino che in volgare, frutto di un paziente lavoro di indagine archivistica.
«La passione per la storia – spiega Graziano Rizzi – mi viene dalla prima formazione, ricevuta al seminario dei Minori di Chiampo: avevamo come insegnante un appassionato di archeologia, padre Aurelio Menin, che ci guidava, noi ragazzi delle medie, a piccole campagne di ricerca che penso siano andate ad arricchire il museo di Chiampo. Uscito dal seminario, ho iniziato gli studi universitari, poi interrotti per motivi di lavoro. Ma la passione è rimasta e si è esercitata dapprima nella ricerca delle origini della mia famiglia, negli archivi di Vescovana, Villa Estense, Granze, Solesino. È stata la via che mi ha permesso di testare i registri parrocchiali e di rinfocolare l’interesse per la storia locale».
Allora l’archivio di Solesino, almeno il poco materiale rimasto, era conservato nel sottocanonica e con l’aiuto dell’allora parroco, don Antonio Benetollo, è stato portato in un ambiente più idoneo. È stato sempre lui che ha avuto l’idea di cominciare a pubblicare a puntate la storia del paese, visto che l’unica trattazione dedicata a Solesino era quella di don Domenico Pegoraro e risaliva al 1929. Un lavoro che ha aperto molte strade di ricerca che Graziano Rizzi ha percorso con diligenza, imparando a superare le difficoltà di lettura e decifrazione dei documenti antichi. La ricerca si è estesa a vari altri archivi, prima di tutto all’Archivio di stato di Padova che conserva gli atti del monastero di Sant’Elena, allora in territorio di Solesino, che si estendeva fino a Lusia e Anguillara a sud e a Motta e Schiavonia a nord (di qui il titolo sui “dintorni”).
«Nei documenti d’archivio – sottolinea Rizzi – alcuni dei quali inediti, altri finora copiati malamente o in modo frammentario, si trova la vita comune del tempo, le difficoltà che affliggevano i nostri antenati.
Da un paio d’anni l’autore sta lavorando al secondo volume che amplierà la ricerca storica sempre su Solesino dall’anno 1405 all’anno 1700.