Tornado un anno dopo. La visita del vescovo Claudio

Domenica 10 luglio, a poco più di un anno dalla tragedia che ha compito la Riviera del Brenta, mons. Cipolla si è recato sui luoghi del disastro. È stata una giornata di memoria, ma soprattutto di incontri e di preghiera, assieme a tutte le famiglie che sono state colpite, che hanno avuto la casa distrutta, che per andare avanti hanno dovuto dare fondo a tutte le proprie risorse, e non solo a quelle economiche. Un anno di dolore e di preoccupazione, ma – come abbiamo scritto nel numero della Difesa proprio del 10 luglio – anche un anno in cui l'enorme generosità dei veneziani, della diocesi di Padova, e in particolare della Caritas, ha sorpreso tutti.

La visita del vescovo alla Riviera del Brenta, domenica 10 luglio, inizia da Cazzago, frazione di Pianiga Ad accogliere don Claudio ci sono il parroco don Davide Zaffin e il sindaco Massimo Calzavara Nel gazebo in piazza IV novembre sono ancora esposte le immagini del disastro Dietro a ogni foto una storia, una famiglia, una casa colpita che sa di vita sfregiata, offesa E a ogni foto è seguito un intervisto, la rischiesta di fondi, aiuti, contatti con le istituzioni locali e regionali È un "prima" e "dopo" il tornado le cui conseguenze non si cancelleranno mai Parrocchiani e cittadini si sono raccolti assieme a don Davide, a Massimo Calzavara e a don Claudio Il vescovo prende la parola Ad ascoltarlo anche i volontari della protezione civile: veri angeli custodi per la popolazione, specie nelle ore immediatamente successive il tornado «Non si sono ancora fermate le lacrime. E queste lacrime lo ho viste. Ma in mezzo ci sono anche tanti sorrisi per essersi scoperti comunità» La preghiera chiude il passaggio del vescovo a Cazzago. Il Sindaco Calzavara: «Su 60 milioni di danni, dallo stato ne sono arrivati solo 2. Attendiamo la legge di stabilità». Comincia poi il viaggio del vescovo sui luoghi più colpiti L'accoglienza è cordiale, ma la sofferenza continua ad attanagliare la popolazione «Avete intuito una solidarietà che va oltre le singole famiglia, la singola comunità. Speriamo che questo diventi stile per il nostro Paese» Il sindaco di Dolo, Alberto Polo, illustra la situazione nel cortile di una famiglia colpita dal tornado Volontari sempre presenti «Questo dobbiamo trasmettere ai nostri ragazzi: se qualcuno è colpito dalle avversità noi ci dobbiamo essere». I racconti di quel fatidico 8 luglio 2015 si susseguono. Spuntano altre foto del disastro che fu. La gente torna a raccogliersi, a ricordare Un dramma che fu e che è: molti edifici colpiti dalla furia dei venti versano identici da un anno a questa parte. Le immagini continuano a impressionare Mentre il vescovo continua il suo cammino di casa in casa e di famigli in famiglia Prende la parola don Amelio Brusegan, parroco di Sambruson Al passaggio del vescovo attraverso la Riviera si è poi unito anche don Alesando Minarello, parroco del Duomo di Dolo. Si susseguono le case coloniche pesantemente danneggiate Riemergono le storie delle persone che nei mesi si sono accostate alla comunità cristiana. Tutto viene condiviso con il vescovo L'accoglienza di una famiglia con un figlio con disabilità Altri racconti, altri stati d'animo Il tutto suggellato dalla benedizione di don Claudio Mentre le foto di un anno fa dimostrano le proporzioni del disastro. La giornata si chiude con la messa nella chesa di Sambruson a cui partecipano i parroci della zona, tra cui don Sergio D'Adam di Arino L'incenso all'altare La chiesa è gremita di fedeli Il Vangelo è quello del buon samaritano: «Le scritture possono aiutaci a rileggere gli eventi della nostra vita», dice i vescovo «Il Signore non vuole il male, e quando qualche dramma ci colpisce sa farsi vicino», è il messaggio di don Claudio per la gente della Riviera. In primo banco i sindaci Fabio Polo, Massimo Calzavara e i rappresentanti dei comuni limitrofi «La nobiltà e la bellezza di una società dipendono anche da come sa farsi carico delle situazioni e fatica ed emergenza» Seguono le preghiere dei fedeli Alla fine della messa i saluti alle autorità presenti E le foto di rito