Veneto Agricoltura. Le ultime schiuse sono di buon auspicio
Nell’azienda “Sasse-Rami” di Veneto Agricoltura, importante centro per la conservazione delle razze avicole autoctone venete, in questi giorni sono nati oltre 200 pulcini di anatra germanata veneta e anatra mignon.
Malgrado il difficile periodo dettato dall’emergenza Coronavirus, l’attività e la vita continuano nell’azienda rodigina dove si opera anche per la conservazione della biodiversità avicola del nostro territorio e non solo. Insomma un lieto evento che suona quasi come un monito all’attacco alla vita da parte del Covid 19, un segno e un auspicio di possibile rinascita per un settore come l'agricoltura che rimane di fondamentale importanza per l'economia e la società veneta.
I 200 pulcini di anatra germanata veneta e mignon sono nati sotto l’occhio vigile della telecamera, dimostrando come siano d’attualità ed essenziali gli strumenti tecnologici, specie in tempi come quelli in cui stiamo vivendo. Nell’azienda di Ceregnano è stato registrato anche un breve video sull’avvenimento, disponibile sui profili social Facebook, Twitter e YouTube dell’agenzia veneta per il settore primario: dalla prima fase di schiusa, dove gli anatroccoli forano il guscio dell’uovo per muovere i primi passi ancora tutti bagnati, fino alle ore successive dove i pulcini appaiono già belli asciutti accolti in apposite cassette, sfoggiando una livrea di color marrone che fa riconoscere i pulcini di razza germanata veneta da quelli gialli di razza mignon. Il filmato mostra poi come i pulcini siano stati portati all’incubatoio e successivamente al caldo pollaio dove termineranno le fasi di crescita.
Il video testimonia l’importanza dell’attività di conservazione delle razze autoctone venete, e quindi della biodiversità animale, a tutela del patrimonio avicolo, culturale e storico che si svolge presso la Sasse rami. Più in dettaglio, a Ceregnano, oltre alle anatre germanate venete e mignon, vengono allevate e quindi conservate altre diverse specie avicole suddivise in ben 15 razze autoctone. Un lungo e suggestivo elenco, a cominciare dai bipedi quali il pollo di robusta lionata, robusta maculata, ermellinata di Rovigo, pepoi, polverara bianca, polverara nera, padovana, camosciata, padovana dorata, padovana argentata; la faraona camosciata; l’oca padovana; il tacchino comune bronzato, ermellinato di Rovigo. Per ogni razza avicola Sasse rami dispone di un gruppo di riproduttori composto da 60 capi. Per informazioni più dettagliate sull’attività di conservazione delle razze autoctone venete, con particolare riferimento agli avicoltori, l’invito è di scrivere a sasserami@venetoagricoltura.org
Biodiversità: diario sempre aperto
Le specie animali descritte dalla scienza sono circa 1,75 milioni, mentre il valore di quelle stimate va da 3,63 a più di 111 milioni. Stime che peraltro risultano incomplete, poiché nuove specie vengono scoperte continuamente.
La padovana gran ciuffo è bicentenaria
Nel panorama avicolo veneto, tra le razze di polli più emblematiche vanno senz'altro annoverate le due che si contendono lo stesso appellativo di padovana: la polverara e la padovana gran ciuffo. Due razze antiche, di diversa natura e origine.
La padovana gran ciuffo è stata più volte definita per la sua bellezza la regina delle razze dei polli. In Veneto è presente fin dal 19° secolo e, come spiega il biologo Andrea Mangoni dalle pagine web del suo sito, esiste un'incisione di un gallo assimilabile a una padovana gran ciuffo anche nella Storia naturale degli uccelli di Saverio Manetti del 1767, recante l'indicazione "Gallo padovano", anche se in quel periodo in Italia a essere chiamata "padovana" era generalmente la razza polverara.
Oggi, la padovana gran ciuffo è per lo più considerata razza ornamentale, e con la selezione di sempre nuove livree la razza vive un continuo rigoglio e fa bella mostra di sé nelle aie di campagna.