Veglia pasquale. Il vescovo Claudio ha battezzato sette giovani e adulti
«Dal Signore Risorto riceviamo la forza di lottare perché si realizzi il Regno di Dio che è regno di amore, di giustizia e di pace!. Al seguito di questa certezza altri sette giovani e adulti, in Cattedrale e altri ancora nelle rispettive parrocchie, vestiranno stasera abiti bianchi, riceveranno candele accese e avanzeranno nell’assemblea come nuovi discepoli e nuovi missionari del Vangelo».
Enxhi Elisabeth, Marris Mary, Hamid Marco, Giuliano, Giorgio Eugenio, Patrick, Blessing. Ieri sera – nella Veglia pasquale nella Cattedrale di Padova – questi sette giovani e adulti sono diventati cristiani. Stretti nell’abbraccio dei loro familiari, dei padrini e madrine, delle loro comunità parrocchiali e dei numerosi fedeli presenti, hanno ricevuto – dalle mani del vescovo Claudio – i sacramenti dell’iniziazione cristiana: battesimo, cresima ed eucaristia.
«Tutto stasera parla e canta e profuma comunicando un annuncio che è gioia – ha sottolineato il vescovo nell’omelia – L’annuncio è quello che da duemila anni la Chiesa custodisce: l’uomo Gesù, condannato a morte ed ucciso violentemente, è vivo! È stato costituito Signore, unico Signore, della terra e della storia, ed è Signore anche nei cieli. Il Signore è veramente risorto! Rallegriamoci ed esultiamo! Anche la morte è stata umiliata: è Gesù il vincitore. Dal Signore Risorto riceviamo la forza di lottare perché si realizzi il Regno di Dio che è regno di amore, di giustizia e di pace! Da lui riceviamo la forza anche per superare le paure e l’incertezza del tempo presente».
Ancora il vescovo Claudio, riferendosi ai sette giovani e adulti che hanno chiesto di diventare cristiani: «Al seguito di questa certezza altri sette giovani e adulti, in Cattedrale e altri ancora nelle rispettive parrocchie, vestiranno stasera abiti bianchi, riceveranno candele accese e avanzeranno nell’assemblea come nuovi discepoli e nuovi missionari del Vangelo, insigniti della dignità profetica, sacerdotale e regale. Il loro procedere in mezzo all’assemblea, partecipi per Grazia della stessa vittoria di Gesù, permetterà anche a noi di riscoprire la nostra vera identità, di ricordare la nostra vocazione. Ci specchieremo in loro che lasceranno trasparire l’opera meravigliosa del Signore Risorto e anche noi insieme con loro riprenderemo la nostra strada. Stasera non dobbiamo innanzitutto capire, dobbiamo piuttosto contemplare, gustare, ammirare. Ed accogliere l’opera di Dio».
Ieri sera abbiamo accolto l’opera di Dio in Enxhi Elisabeth, Marris Mary, Hamid Marco, Giuliano, Giorgio Eugenio, Patrick, Blessing e negli altri ragazzi, giovani e adulti che – nelle rispettive parrocchie – sono diventati figli di Dio e fratelli in Cristo.