Unità pastorale di Villafranca: verso la visita pastorale del vescovo con un bonsai in chiesa e la preghiera
Appartenenza e dinamicità del laicato rendono vive le comunità. Giovani? Protagonisti, anche se si cerca un nuovo dialogo. Intanto c'è voglia di futuro e si guarda ai gruppi di parrocchie e ai ministeri laicali.
L’unità pastorale di Villafranca Padovana, assieme alla parrocchia di Limena, è la prossima destinazione del vescovo Claudio. La tappa numero dieci della visita pastorale infatti vedrà mons. Cipolla in questo spicchio di Alta padovana e, per quanto riguarda le quattro parrocchie dell’up – Villafranca, Taggì di Sopra, Taggì di Sotto e Ronchi di Campanile – l’attesa dura già dall’ultima domenica di ottobre. Celebrando il quarto anniversario della nascita dell’unità infatti a ognuna delle comunità è stato dato un bonsai da esporre in presbiterio fino all’arrivo del vescovo. Da metà gennaio, ai membri delle comunità è stato chiesto di pregare per il vescovo proprio nel contesto della visita. Infine, dal 24 febbraio, si è iniziato a pregare anche a livello comunitario.
Comunità che sentono chiaro il momento di passaggio che la Diocesi sta vivendo: percepiscono chiaramente il proprio essere unità pastorale, ma le loro identità – seppur omogenee – sono rimaste sempre ben distinte. «La nostra vera curiosità in questo momento – spiega il parroco moderatore don Giuseppe Alberti – riguarda l’iniziazione cristiana. Arriviamo per la prima volta alla celebrazione dei sacramenti e vedremo poi, nel tempo della fraternità, i frutti di questo cammino». Don Paolo Pegoraro, parroco di Taggì di sotto e Taggì di Sopra, risponde al telefono da Possagno, dove si trova in ritiro con i cresimandi: 19 e 38 rispettivamente dalle due parrocchie. «In questi giorni di carnevale ci concediamo più tempo per stare insieme – spiega – e per approfondire il significato del sacramento. Qui nascono i giovani di domani».
E in effetti l’attenzione per il mondo giovanile è un tratto caratteristico di queste quattro parrocchie. Ci sono il gruppo condiviso di maggiorenni e i gruppi dei giovanissimi (solo la prima superiore è parrocchiale). «In questo momento poi sono decine gli adolescenti o poco più che si preparano per il Grest – racconta don Angelo Corà, parroco di Ronchi – Non sempre la partecipazione alle celebrazioni è sufficiente, ma il servizio continua ad attirare i ragazzi».
Oltre a questo, l’up ancora prima del Sinodo diocesano ha steso un vero e proprio progetto giovani. «Abbiamo voluto prenderli sul serio – conferma don Giuseppe – anzitutto con la missione del seminario, poi creando una tavola giovani composta da ragazzi impegnati nell’iniziazione cristiana, l’Azione cattolica e Noi e abbiamo elaborato un progetto che va avanti e che nella missione al popolo del 2018 ha ricevuto un bello scossone. Una scelta ulteriore è stata quella di dedicare esclusivamente ai giovani l’appuntamento del giovedì sera con le Dieci parole, mentre il venerdì è per gli adulti».
Adulti che a Villafranca sono attivi e numerosi. La Caritas, convenzionata con il comune, incontra almeno una volta al mese le persone con disabilità grazie al gruppo Girasole che propone uscite, esperienze, dialoghi. L’equipe battesimale è composta da sette coppie, da 40 anni i laici accompagnano i fidanzati al matrimonio, esistono tre gruppi famiglie e a Ronchi le coppie giovani organizzano feste a carnevale come pure ciclopasseggiate ora che la bella stagione si avvicina. Ciò che la preparazione alla visita pastorale ha messo in luce è la necessità di sviluppare relazioni tra le varie componenti di ogni singola parrocchia.
E guardando al futuro? «Abbiamo compreso l’idea dei gruppi di parrocchie che la Diocesi sta presentando in queste settimane – spiega don Paolo Pegoraro – Sarà interessante vederne la concretizzazione. Unirci a Limena, come per la visita pastorale, appare la scelta giusta dato che un terzo delle parrocchie di Taggì ricadono sotto il comune di Limena. Ma in parrocchia si riflette molto anche sulle figure dei ministri laicali».