Unità pastorale di Valstagna. Impariamo a pregare... pregando. Ogni giorno
Unità pastorale di Valstagna I ragazzi dell’iniziazione cristiana e del Tempo della Fraternità sono stati coinvolti, insieme ai genitori, in una proposta – diversa ogni settimana di Quaresima – per incontrare Dio nel quotidiano
Nelle settimane di Quaresima i catechisti dell’unità pastorale di Valstagna hanno proposto un percorso originale ai ragazzi che frequentano l’iniziazione cristiana e il Tempo della Fraternità; un percorso in cui imparare a pregare... pregando. Hanno coinvolto i ragazzi con una proposta settimanale diversa di volta in volta, con la speranza di raggiungere anche i genitori. Si è trattato di un cammino per condurre all’incontro con Dio nella quotidianità, ritmando la giornata con momenti di preghiera, «perché Dio è con noi non solo “tutti i giorni”, ma anche “tutto il giorno”» spiega il parroco, don Sandro De Paoli. La prima settimana prevedeva un momento di preghiera appena alzati, con un ringraziamento impresso su un cartoncino da appendere allo specchio del bagno: «Ti lodo mio Dio e ti amo con tutto il cuore. Ti ringrazio per avermi creato». La seconda settimana, una preghiera avvolta intorno a una matita ha accompagnato i ragazzi nelle ore di scuola: «Signore, anche qui c’è gioia»; la terza, è stato proposto un cubo con una preghiera su ogni faccia: i ragazzi dovevano lanciarlo e usare quella preghiera per incontrare il Signore durante il pranzo. La quarta settimana erano invitati a incontrare Dio nel gioco, guidati da uno yo-yo con impressa la frase: «Grazie Signore per il dono degli amici». Il percorso di preghiera si è concluso con la consegna di un tappeto da tenere accanto al letto, dove inginocchiarsi o sedersi per pregare: «Grazie Signore per la giornata trascorsa, stammi accanto durante la notte. Veglia sulla mia famiglia e il mondo intero». «Questa iniziativa ha reso bambini e ragazzi più consapevoli della presenza di Dio in ogni istante della nostra giornata – spiega il parroco – Credo che l’aspetto più importante di questa iniziativa sia aver coinvolto le famiglie».