“Un Natale per chi è solo”, a Bologna in più di 500 al pranzo solidale
Venticinquesima edizione per l’iniziativa del Centro commerciale Vialarga e ipermercato Conad, quest’anno insieme alle Cucine popolari: in 3 punti della città un pranzo offerto ad anziani, singoli e famiglie in difficoltà. “Seduti alla stessa tavola ci sono persone molto diverse, accomunate dalla voglia di passare un Natale in compagnia”
BOLOGNA – Come primi piatti strigoli al ragù di pollo ed erbette e lasagne alla bolognese, di secondo filetto di pollo curcuma e verdurine e arrosto di suino al rosmarino, e per chiudere pasticciotto all’amarena con crema inglese, panettone e spumante per il brindisi finale. Torna a Bologna “Un Natale per chi è solo”, iniziativa promossa dal Centro commerciale Vialarga e ipermercato Conad. La novità di questa venticinquesima edizione è la collaborazione con le Cucine popolari, che hanno aperto altri due presidi, in via del Battiferro 2 e presso il Centro Sociale Saffi in via Ludovico Berti 2, per garantire a tutti coloro che lo desiderano una giornata di festa in compagnia.
Oltre 120 i volontari che serviranno ai tavoli, con più di 500 ospiti divisi nei tre luoghi strategici della città: “Seduti alla stessa tavola ci sono persone con storie molto diverse – spiegano gli organizzatori –. Ci sono anziani soli, famiglie e persone seguite dai servizi, accomunati tutti dalla stessa esigenza: il bisogno di sentirsi attorniati da allegria, di condividere questa giornata, di sentirsi oggetto di cura e attenzione”.
Oltre al Centro commerciale Vialarga, ipermercato Conad e le Cucine popolari, tra i promotori ci sono anche l’associazione Il Parco, i Quartieri San Vitale-San Donato e Navile, Publieventi, cooperativa Ansaloni e Ciao Radio. A offrire i pasti a coloro che prenderanno parte all’iniziativa c’è sempre Camst, con un menu all’insegna della tradizione ma anche attento alle esigenze di tutti. “Il valore di questa iniziativa deriva da tanti fattori – afferma il direttore del centro Vialarga Gianfranco Luce –, prima di tutto quello umano, dalla generosità e dalla disponibilità delle tante realtà che partecipano per un unico scopo, quello di far passare alle persone che aderiscono un momento di svago in compagnia. Nulla di tutto quello che si realizza nel ‘Natale per chi è solo’ potrebbe funzionare se non ci fossero i soggetti pubblici e privati a garantire il loro sostegno”.
Tra loro c’è Elena, una donna polacca che si è trasferita in Italia sei anni fa e oggi lavora come badante per una signora anziana. Il giorno di Natale si trova spesso sola: nella casa dove lavora arrivano i figli e i nipoti che abitano fuori città e lei ha un giorno libero per sé, che non sa dove trascorrere, distante dalla sua famiglia. “Da quando è venuta a conoscenza del pranzo di Natale non perde un’edizione – raccontano gli organizzatori –. Ha ritrovato la felicità di stare accanto a qualcuno che condivide la sua stessa esperienza”.