Ue e migrazioni: Crociata (Comece), ”gestione dei flussi non deve offuscare la necessaria fraternità nei confronti dei migranti vulnerabili”
“Le attuali sfide nella gestione dei flussi migratori non devono offuscare la necessaria fraternità nei confronti dei migranti in situazioni vulnerabili, né indebolire i legami di solidarietà tra gli Stati membri dell’Ue”.
È quanto ribadisce mons. Mariano Crociata, presidente della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece), commentando al Sir la presa di posizione di Francia e Germania riguardo alla gestione dei flussi migratori che giungono via mare nel nostro Paese. La Francia ha schierato forze dell’ordine alla frontiera di Mentone mentre ieri la Germania ha annunciato di aver sospeso i processi di selezione dei richiedenti asilo che arrivano in Germania dall’Italia nell’ambito del “meccanismo di solidarietà volontaria” nell’ambito del “meccanismo di solidarietà volontaria”. “È fondamentale – dice mons. Crociata – istituire un meccanismo di coordinamento strutturato tra gli Stati europei che possa garantire soluzioni eque in materia di migrazione e asilo, coinvolgendo la cooperazione degli Stati terzi e della comunità internazionale. Un tale meccanismo dovrebbe migliorare l’approccio europeo nell’accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati nelle nostre società. Esso sarebbe, inoltre, un segno tangibile di solidarietà concreta tra gli Stati membri dell’Unione europea”. Mons. Crociata lancia un appello: “Come vescovi europei, reiteriamo il nostro invito all’Ue e alle cancellerie dei suoi membri ad accelerare i negoziati sul Patto europeo su migrazione e asilo, con la speranza di vedere risultati concreti entro la fine della legislatura europea a metà 2024”.