Terre des Hommes: il 61% degli adolescenti vittime di cyberbullismo
I dati dell'Osservatorio Indifesa 2020 su 6mila interviste. Il 44% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti non graditi di carattere sessuale online. “C'è ripiegamento sui social, ma aumento rischi e per le ragazze anche di revenge porn”
“La solitudine sta portando anche a un ripiegamento sempre maggiore nei social dove aumentano i rischi di bullismo, cyberbullismo e, per le ragazze, di Revenge porn”, racconta Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes prendendo spunto dai dati dell'Osservatorio Indifesa 2020, basati sulle risposte di 6mila adolescenti e giovani, di età dai 13 ai 23 anni. Il 68% di loro dichiara di aver assistito ad episodi di bullismo, o cyberbullismo, mentre ne è vittima il 61%. Ragazzi e ragazze esprimono sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei (42,23%) e in particolare il 44,57% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti non graditi di carattere sessuale online. Dall’altro lato l’8,02% delle ragazze ammette di aver compiuto atti di bullismo, o cyberbullismo, percentuale che cresce fino al 14,76% tra i ragazzi.
Dal 2014 Terre des Hommes, in collaborazione con ScuolaZoo, porta avanti l’Osservatorio indifesa, uno strumento per ascoltare la voce dei ragazzi e delle ragazze italiane su violenza di genere, discriminazioni, bullismo, cyberbullismo e sexting. In occasione della Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo (domenica 7 febbraio) e del Safer internet day (martedì 9 febbraio), presenta i dati della rilevazione 2020. “I dati destano allarme e ci dicono come gli effetti della pandemia e i drastici cambiamenti che questi hanno portato nella vita dei ragazzi siano già oggi drammatici. L’isolamento sociale, la didattica a distanza e la perdita della socialità stanno provocando una profonda solitudine e demotivazione ma anche ansia, rabbia e paura”, sottolinea Paolo Ferrara.
Tra i partecipanti alla rilevazione di InDifesa, sei su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online. Sono le ragazze ad avere più paura, soprattutto sui social media e sulle app per incontri, lo conferma il 61,36% di loro. Tra i rischi maggiori sia i maschi che le femmine pongono al primo posto il cyberbullismo (66,34%), a seguire per i ragazzi spaventa di più la perdita della propria privacy (49,32%) il Revenge porn (41,63%) il rischio di adescamento da parte di malintenzionati (39,20%) stalking (36,56%) e di molestie online (33,78%). Mentre dopo il cyberbullismo, l’incubo maggiore per le ragazze è il Revenge porn (52,16%) insieme al rischio di subire molestie online (51,24%) l’adescamento da parte di malintenzionati (49,03%) e la perdita della propria privacy (44,73%).
Proprio il Revenge porn è stato un nuovo tema affrontato dai ragazzi nella rilevazione di quest’anno. Un adolescente su tre conferma di aver visto circolare foto intime sue, o di amici sui social network. Quasi tutte le ragazze (95,17%) riconoscono che vedere le proprie foto/video hot circolare senza il proprio consenso online, o su cellulari altrui è grave quanto subire una violenza fisica. La percentuale scende leggermente per i ragazzi (89,76%). Persistono, anche se minoritari, vecchi pregiudizi da sconfiggere, il 15,21% dei ragazzi considera come una “ragazza facile” la ragazza che decide di condividere foto o video a sfondo sessuale con il/la su* partner. Mentre per le ragazze questo è vero per l’8,39% dei casi.
Dario Paladini