Sinodo, la decisione entro febbraio. Il vescovo Claudio ha scritto agli organismi di comunione
«Adesso spetta a me avere il coraggio di dare il via». È questo uno dei passaggi principali della lettera che il vescovo Claudio ha inviato il 21 novembre, festa della Madonna della Salute, ai componenti del Consiglio pastorale e del Consiglio presbiterale diocesani.
A un mese di distanza dalle votazioni con cui i due organismi di comunione hanno dato parere favorevole a celebrare un Sinodo per la Chiesa di Padova, mons. Cipolla risponde per sottolineare il cammino di discernimento compiuto lungo questo 2020 e per comunicare che si prenderà alcune settimane, «fino a gennaio o febbraio al massimo, per verificare se riesco a mettere insieme quanto è indispensabile e necessario per partire».
Gli aspetti da valutare sono molteplici, un Sinodo è un cammino spirituale, ma anche un’avventura umana: «destabilizza le nostre sicurezze e abitudini – scrive ancora il vescovo – e mi spiacerebbe non essere attento anche a chi è più debole». Si tratta dunque di capire se ci sono risorse umane sufficienti, collaboratori disponibili e capaci, e poi «dovrò capire se e come è possibile coinvolgere chi ha espresso parere diverso (contrario, ndr) e chi ancora non ha idea di cosa sia un Sinodo».
Mons. Cipolla ha espresso enorme gratitudine per il discernimento e per il dono del consiglio offerto dagli organismi. «Mi sento orgoglioso del cammino compiuto. Insieme possiamo preparare per i giovani una casa per loro e con loro».