Senza dimora, don Ambarus: tutti dovremmo vergognarci per i morti di freddo
Lo ha detto il direttore della Caritas di Roma, don Benoni Ambarus, in merito alle recenti morti a Roma di alcuni clochard per la grande ondata di freddo che ha investito la Capitale
"Mi vergogno di queste morti. Per me, per tutta la citta' e per le stesse istituzioni. Per noi deve essere una vergogna, un imbarazzo, dobbiamo dire che tutti quanti non stiamo facendo abbastanza". Lo ha detto il direttore della Caritas di Roma, don Benoni Ambarus, in merito alle recenti morti a Roma di alcuni clochard per la grande ondata di freddo che ha investito la Capitale.
"Tutti possono creare un piccolo angolino dove accogliere una persona in piu' e le istituzioni devono fare di piu', purche' tutti quanti ci vacciniamo per non diventare indifferenti davanti a cio'. Anche una sola morte e' un'offesa e' una vergogna", ha aggiunto don Ambarus parlando a margine di un evento organizzato con l'Arsial all'Emporio della Caritas.
Perche' nel Ventunesimo secolo si assiste ancora a questo tipo di morti nella capitale di uno dei sette Paesi piu' industrializzati del mondo? "Dopo un po' ci si fa l'abitudine a vedere quotidianamente la gente per strada, e' come se ci mancasse la capacita' empatica di dire 'se fossi io nei panni di questa persona come vivrei la vita?'. Ci manca questo passaggio, dal quale ci stiamo difendendo tutti- ha spiegato don Benoni-
Non stiamo realizzando cio' che diciamo quotidianamente e cioe' 'nessuno si salva da solo'. Ognuno sta rischiando di pensare solo a se stesso. Guardiamo anche il confronto tra nazioni sui vaccini, dove l'Occidente se li sta accaparrando a discapito dei Paesi poveri e questa indifferenza della serie 'prima io e poi gli altri' si riflette anche a livello di citta' e persone. E' una malattia globale, piu' sei potente e piu' il debole viene dopo". (DIRE)