Selvazzano, San Domenico. Il patronato prende il volo
Selvazzano A San Domenico un gruppo di mamme apre il centro parrocchiale per i preadolescenti e riporta l’entusiasmo per ridare vita al prezioso luogo di socialità
Il centro parrocchiale è tornato al centro della vita comunitaria a San Domenico di Selvazzano, grazie a un gruppo di mamme che dalla scorsa estate si è messo a disposizione per tenere aperta la struttura anche nei giorni infrasettimanali e offrire a bambini e ragazzi un luogo sicuro in cui ritrovarsi. Così, nel patronato di San Domenico, che l’impegno di questo gruppo di genitori ha reso particolarmente vivace, non si incontrano soltanto credenti e praticanti, anzi, coloro che osservano la festività della domenica sono la minoranza, ma qui si sentono ugualmente nella propria casa. Iniziò tutto nel periodo della pandemia: le mascherine nascondevano, in parte, la tristezza dei volti, ma lasciavano trapelare sguardi che esprimevano una grande solitudine e il bisogno di tornare a essere parte di una comunità. Era necessario ridare vita ai luoghi di aggregazione. «È così che tutto ha avuto inizio – ricorda Katia Guerra, giovane mamma cresciuta in seno alla parrocchia di Sarmeola e trasferitasi a San Domenico che fa parte del gruppo attivo in centro parrocchiale – Non so come quel “sì” sia uscito dalla mia bocca. Mi sono sentita prendere la mano e sapevo di potermi fidare e affidare! Fui accolta in una solida équipe che mi ha fatto subito sentire parte del gruppo. Condividiamo ansie e timori, ma con entusiasmo e voglia di metterci in gioco, a servizio di Gesù». «È questo entusiasmo, insieme a una grande determinazione, che ha permesso a un gruppo di volontari di fare in modo che il nostro patronato tornasse a essere il punto di riferimento per la comunità parrocchiale», commenta il parroco, don Luigi Bonetto. L’impegno a cui il gruppo di mamme ha dato avvio la scorsa estate aveva l’obiettivo di tenere aperto il centro parrocchiale anche durante la settimana soprattutto per i bambini e i ragazzi dalla quinta elementare alla terza media – età a rischio di dispersione – che in patronato trascorrevano i pomeriggi giocando. L’esperienza si è rivelata positiva, i ragazzi si sono sentiti curati e protetti dalla presenza femminile e hanno trovato spazi sicuri dove esprimere la propria creatività. Questa esperienza ha dato nuovo entusiasmo ai volontari, che hanno moltiplicato le iniziative di aggregazione. «Il giorno dell’Epifania, nonostante il maltempo, i volontari hanno proposto una drammatizzazione dell’arrivo dei magi molto intensa – conclude il parroco – Al termine della rappresentazione, si sono trasformati in simpatiche befane che hanno donato la calzetta a tutti i bambini. Sono queste le iniziative che danno vita al nostro quartiere che senza la vivacità della scuola dell’infanzia e del patronato sarebbe un dormitorio, incuneato tra due comuni alla periferia della città. Sono certo che questo impegno proseguirà e continuerà a dare buoni frutti. Il carnevale è già alle porte...»
In breve
Cadoneghe A San Bonaventura, in occasione della Domenica della Parola di Dio, viene organizzata “La serata di Parola”. Si tratta di alcuni incontri a piccoli gruppi di ottodieci persone, in casa di altrettante famiglie, per leggere il Vangelo di domenica 21 gennaio.
Romano d’Ezzelino Domenica 20 gennaio alle 10.30 presso la scuola dell’infanzia della parrocchia di San Giacomo in via Giardino 62, viene inaugurata una casa rifugio di secondo livello per donne a rischio nell’ex appartamento delle suore. L’iniziativa è in collaborazione con il Comune, la Rete Pedemontana Antiviolenza, Casa Sichem, e Only The Brave foundation.
Tribano Domenica 28 gennaio, alla messa delle 10, la parrocchia di Tribano rinnova il ricordo dei compaesani missionari e in particolare, a 24 anni dalla morte, di padre Enzo Rizzo, ordinato sacerdote nella città brasiliana di Palmares nel 1993 e fondatore del “Progetto Tamandarè”.