Scuola. Il vescovo Claudio: "La scuola educa con la famiglia e la città"

«I più deboli hanno diritto a maggiori attenzioni perché più bisogni».

Scuola. Il vescovo Claudio: "La scuola educa con la famiglia e la città"

Le parole tratte dagli scritti di mons. Nervo rappresentano uno dei passaggichiave dell’intervento del vescovo Claudio Cipolla al convegno. La sua è stata un’ampia lettura teologica della marginalità (disponibile in forma integrale su ufficioscuola.diocesipadova.it), che ha unito istanze evangeliche e costituzionali, dalle quali emerge l’unico messaggio: «Il progresso di una città o di una nazione non dipende tanto dalla sua capacità di creare eccellenze: sta invece nella sia capacità di non emarginare nessuno». Nettissima la presa di posizione di don Claudio contro «la cultura dello scarto che alimenta la globalizzazione dell’indifferenza».

Certe prese di posizioni in campo politico e sociale «non ci appartengono»: dunque no agli «inviti alla violenza, all’indifferenza nei confronti degli altri soprattutto nei confronti di chi è in difficoltà». No allo «spregio per i diritti fondamentali dell’uomo; le chiusure verso migranti e profughi, le discriminazioni di culture e religioni diverse dalla nostra; la denigrazione verso chi si occupa di chi è in difficoltà».

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