Santa Maria di Non. Lunedì 5 ottobre si apre la festa al santuario di Tessara: "Affidàti a Maria"
Dal 5 al 13 ottobre torna la festa della Beata Vergine di Tessara, nella parrocchia di Santa Maria di Non. Quest'anno con il particolare intento di rendere grazie.
Sarà un’edizione speciale quella 2020 per la festa della comunità parrocchiale di Santa Maria di Non. La tradizionale processione lungo le strade attigue al santuario non ci sarà, in ottemperanza alle misure di contenimento dei contagi, ma sarà ugualmente una festa religiosa, nel senso più profondo del termine, in onore della Madonna di Tessara.
«Tanti parrocchiani, ma anche fedeli che vengono da molto più lontano – racconta il parroco don Leonildo Ragazzo – sentono il desiderio di un ringraziamento speciale alla Madonna per avere aiutato loro e le loro famiglie nel difficili momenti dei mesi scorsi. Ci sono state tante situazioni delicate che si sono dipanate, ma pregheremo anche per le famiglie che stanno ancora vivendo un momento di preoccupazione o che hanno subito un lutto. L’aspetto spirituale deve prevalere, tanto più in questo periodo. Tutti abbiamo risentito dell’impossibilità di abbracciarci o anche incontrarci. La festa può servire anche a questo: a riscoprire l’aspetto religioso della fraternità. Proprio la scorsa domenica abbiamo letto il libro del Qoèlet, nel passo dove dice: “C’è un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci”. Ma pur con queste limitazioni, possiamo riscoprire la bellezza dell’essere comunità».
Il programma religioso della festa prende il via lunedì prossimo, 5 ottobre, con l’apertura del santuario tutti i giorni e la messa alle 20.30. Sabato 10 alle 19 sarà celebrata la messa e al termine il solenne affidamento a Maria. Il santuario rimarrà aperto fino alle 23, come domenica e lunedì. Domenica le messe saranno alle 5.30, 7, 8.30, alle 10.30 quella cantata, quindi alle 12, alle 16 e alle 18. Le messe di lunedì 12 saranno celebrate alle 9, 10.30, 15, 16, 17 e 19. Il programma si conclude martedì 16 con la messa per la terza età, la solenne benedizione degli ammalati alle 15 e la messa di ringraziamento alle 19. Il santuario rimarrà aperto fino alle 20.30.
Si prevede un notevole afflusso di fedeli e la parrocchia ha già mobilitato una squadra di volontari per l’accoglienza e la sanificazione, visto il gran numero di celebrazioni. L’immagine della Madonna, legata secondo la tradizione alla guarigione concessa a una bambina, è oggetto di una profonda devozione popolare. La chiesetta è piccola, ma da secoli sono tantissime le persone che vengono qui per dire chiedere una grazia o per rendere grazie. C’è anche chi viene a piedi dai paesi limitrofi. «Quest’anno ci siamo trovati a fare i conti con la pandemia – ha scritto don Leonildo Ragazzo ai suoi parrocchiani – Come i discepoli del Vangelo, siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci nella stessa barca, fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, bisognosi di confortarci a vicenda».