Santa Giustina. Enego, la devozione alla patrona ha segnato fortemente la comunità

Anche a Enego, così come a tutte le parrocchie della Diocesi dedicate a santa Giustina, è giunto l’invito alla messa di sabato 7 ottobre alle 18.30 – presieduta dal vescovo Claudio – nella basilica cittadina.

Santa Giustina. Enego, la devozione alla patrona ha segnato fortemente la comunità

Il legame tra la parrocchia nell’Altopiano dei Sette Comuni e la giovane padovana – martirizzata nel 304 – trova diversi riscontri nelle opere custodite nel maestoso Duomo, edificato tra 1792 e 1807, ma anche nella storia dell’intera comunità la cui vita, nello scorrere del tempo, è stata caratterizzata in modo significativo dal culto e dalla devozione verso la sua patrona. Degna di particolare pregio è la pala d’altare dipinta nel 16° secolo dall’artista bassanese Jacopo da Ponte (detto “il Bassano”), salvatasi dal rovinoso incendio che nel 1792 distrusse la precedente chiesa parrocchiale. La pala ritrae la patrona in trono tra i santi Antonio abate, Rocco e Sebastiano ed è oggetto proprio in questi mesi di un importante studio di riqualificazione e ricollocazione. Particolare per un ulteriore riferimento a santa Giustina e, a partire da lei, a tutta la santità al femminile, è poi il grande affresco che riempie l’intera superficie muraria absidale del Duomo. Al centro, ai piedi del crocifisso e della vergine Maria collocata regina accanto a figlio, si può infatti ammirare santa Giustina in ginocchio nell’atto di presentare la chiesa di Enego alla loro attenzione e benedizione. Ai lati di tutto questo, una schiera composta da 51 sante: vergini a destra e martiri a sinistra, compagne di santa Giustina nella sua verginità e nel suo martirio. Pochi lo sanno ma da Enego sono partite o transitate alcune importanti figure di santità, guarda caso al femminile, recentemente riconosciute ufficialmente dalla Chiesa cattolica: madre Giovanna Meneghini, fondatrice delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Maria (venerabile dal 4 maggio 2017); Maria Costanza Panas, originaria di Alano di Piave, che soggiornò a Enego negli anni della fanciullezza (beatificata il 9 ottobre 2022). (Fe. Me.)

Visite guidate per conoscere la santa e la sua casa

Stanno procedendo con successo le visite guidate “a porte chiuse” alla basilica di Santa Giustina. Dopo le prime due, il 14 e 18 settembre, ora sono in programma il 23 e 27 settembre e 1° ottobre (dalle 21 alle 22.30; la visita del 27 è dedicata agli aderenti al Mas-Movimento apostolico sordi). Ad accompagnare nella visita alla casa della giovane Giustina è l’abate Giulio Pagnoni, che – già nelle prime due serate – ha proposto itinerari diversi. Tutti conducono all’altar maggiore, dove si trova l’arca che custodisce le spoglie mortali della santa. Da qui, inoltre, ma anche dall’ingresso della basilica, è possibile amminare l’imponente pala di Paolo Veronese – collocata nell’abside – che rappresenta, collocandolo a Padova, Il martirio di santa Giustina.

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