SanPa riaccende il dibattito. Sciortino (Intercear): “Iniziamo a parlare seriamente di dipendenze”

Da molti anni non si affronta il problema: la conferenza nazionale sulle tossicodipendenze è scomparsa dai radar della politica, il Fondo nazionale per la lotta alla tossicodipendenza è scomparso, gli strumenti legislativi sono vecchi di 30 anni e il contrasto si regge sull’eroismo degli operatori dei Sert

SanPa riaccende il dibattito. Sciortino (Intercear): “Iniziamo a parlare seriamente di dipendenze”

“Anch'io, come tanti, davanti ai filmati, ai documenti ed alle interviste raccolte dal colosso Americano dello Streaming Tv, che raccontano le vicende di Sanpatrignano, mi sono ritrovato travolto da stati d'animo contrastanti. Si sono intrecciate in me, come in un filo di lana, rabbia, sconcerto, amarezza, ma anche il forte desiderio di dire che questa è una storia di trenta anni fa, che andrebbe ben contestualizzata in quel periodo storico molto particolare, caotico e controverso, dove lo Stato annaspava nel dare soluzioni alle migliaia di giovani tossicodipendenti.

Non si può non condannare ogni forma di violenza, ogni azione costrittiva, ogni prevaricazione fisica e psicologica, ogni tentativo di depistaggio! Certamente storie sepolte nella memoria, oggi nelle comunità italiane non esistono gli ‘Angeli Custodi’, ma vi sono team di professionisti preparati che mettono al centro di tutto ‘l’uomo’ e le sue problematiche, aiutando l’utente senza uso di violenza o coercizione; oggi le comunità italiane sono delle ‘case di vetro’.

Il docufilm ha sicuramente raccontato la storia con l’obiettivo di  dare un cazzotto allo stomaco dello spettatore, lascarlo senza fiato… omettendo allo stesso tempo tante altre sfaccettature, meno interessanti televisivamente, ma che avrebbero dato un quadro più completo della realtà Sanpa. Alla fine sembrerebbe tutto qui, un prodotto ben fatto e televisivamente avvincente, ma non è così: finalmente, dopo tanti anni di silenzio sulla problematica delle dipendenze patologiche, si rimette al centro del dibattito il fenomeno, anche se non orientando il discorso verso un indirizzo corretto.

Infatti da molti anni non si affronta il problema a livello nazionale e regionale; la conferenza nazionale sulle tossicodipendenze, allora istituita con apposita legge, si sarebbe dovuta tenere ogni 3 anni, dove gli attori del pubblico e del privato facevano il punto della situazione e programmavano l’attività di cura, reinserimento e prevenzione nel campo delle tossicodipendenze per gli anni a venire. Invece è scomparsa dai radar della politica: l’ultima, infatti, è stata quella di Trieste nel 2009!

Il Fondo nazionale per la lotta alla tossicodipendenza è scomparso, annacquato e quasi del tutto inefficace nei vari piani di zona distrettuali. La situazione del fenomeno in Italia è in costante evoluzione e, purtroppo, viene affrontata con strumenti legislativi vecchi di 30 anni, che invece necessitano di una revisione.

L’Intercear assieme alle altre Federazioni che raccolgono le varie strutture italiane, ha presentato da diverso tempo una proposta di revisione dell’attuale normativa in materia di dipendenze patologiche al Governo ed al Parlamento, ma finora nulla si è mosso.
A livello regionale, la Sicilia ha varato una normativa abbastanza aggiornata nel 2010 ma è rimasta quasi del tutto lettera morta per mancanza dei passaggi normativi ed amministrativi successivi; il Coordinamento Regionale degli Enti Accreditati della Regione Sicilia (CEARS), da tanti anni cerca un dialogo con i vari governi regionali che si sono succeduti, senza mai ricevere la giusta  attenzione.

L’attività di contrasto del fenomeno delle dipendenze patologiche, allo stato attuale, si regge sull’eroismo degli Operatori delle comunità e dei Ser.T., che ogni giorno cercano di dare risposta ai tanti giovani in difficoltà, ed alle loro famiglie che non riescono a dare un supporto efficace. Tutto questo accade mentre a Palermo il crack miete vittime nell’indifferenza generale.
Questo è il reale stato della situazione delle dipendenze patologiche in Italia, adesso che abbiamo riaperto il discorso grazie al docufilm, iniziamone a parliamone seriamente!”

Biagio Sciortino
presidente nazionale del Coordinamento Nazionale dei coordinamenti regionali
che operano nel campo dei trattamenti delle Dipendenze (Intercear)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)