San Carlo. Invito a sostenere economicamente l’iscrizione al grest e ai campuscuola
«Vuoi fare un gesto concreto di carità? È possibile versando una quota per sostenere alcune famiglie in difficoltà con il pagamento delle quote intere per iscrivere i figli alle attività estive, grest o camposcuola».
È questa la proposta rivolta a fine maggio ai parrocchiani di San Carlo in Padova, che sta già riscuotendo una buona adesione. «Nel nostro territorio sono presenti molte famiglie straniere, soprattutto provenienti dall’Europa dell’Est, che desiderano in parecchi casi che i figli frequentino la parrocchia» spiega il vicario parrocchiale, don Diego Cattelan. Così, chi lo desidera, può contribuire a sostenere il costo della partecipazione a un camposcuola parrocchiale o alle due settimane di grest che sono in corso di svolgimento. E proprio il grest di San Carlo si distingue come una attività gradita alle famiglie (che tra l’altro, tramite una applicazione, possono verificare il percorso dei figli nel corso della giornata). Quest’anno sono coinvolti 390 bambini e 105 animatori. Una presenza davvero ampia, che però non deroga alla natura della proposta: «Il grest – si legge nella lettera di presentazione della proposta scritta dall’equipe parrocchiale – non è un centro estivo, ma una proposta pastorale che rientra all’interno della progettualità della parrocchia finché ci sono delle persone che si offrono volontarie per la conduzione di questa esperienza e nella misura in cui percepiamo che tale progetto realizza le finalità per le quali è in essere». E proprio per questo sono stati coinvolti anche i genitori degli animatori del grest con due incontri, finalizzati a una maggiore consapevolezza e accompagnamento dei loro figli. Per questi ultimi poi sono state proposte una decina di ore di volontariato nel centro parrocchiale e, da quest’anno, anche il tutoraggio da parte di una famiglia della parrocchia. I ragazzi sono stati affidati a gruppi di 3-4 (suddivisi per amicizia) a una famiglia della parrocchia e invitati dalla stessa per condividere assieme due pasti (pranzo o cena) e alcune riflessioni in un clima sereno: uno ad aprile e uno a maggio. Sempre con la stessa famiglia, gli animatori del grest hanno vissuto le ore di volontariato in parrocchia, occupandosi di attività di pulizia e riordino.