Salcedo. Sant'Anna, devozione immutata. Nonostante le restrizioni causate dal Covid 19, a Salcedo si festeggia domenica 26 luglio
Anche quest'anno Salcedo, e il territorio circostante, attendono la festa di Sant'Anna, 26 luglio. La consueta novena preparatoria e le celebrazioni liturgiche scandiranno i giorni precedenti e la ricorrenza stessa.
L'oratorio di Sant’Anna è posto in cima all’omonimo colle, circondato da vecchi boschi di castagno e alti cipressi; da lì lo sguardo si estende a perdita d’occhio sulla pianura fino ad arrivare alla laguna. Durante tutto l’anno è meta di pellegrinaggi e vede crescere le presenze all’approssimarsi del 26 luglio, in particolare il giorno della festa della santa.
Il santuario si trova nel territorio della parrocchia dei Santi Quirico e Giulitta di Salcedo, un paese di poco più di mille abitanti situato nella Pedemontana vicentina. «La festa patronale di sant’Anna – racconta Francesco Montemaggiore, diacono permanente a Salcedo – è da tempo l’annuale punto di riferimento religioso per l’intera comunità del paese e del territorio circostante. Quest’anno la ricorrenza avrà un significato del tutto particolare, forse unico, sia per la perdurante pandemia che ha reso incerte fino all’ultimo le tradizionali celebrazioni liturgiche, sia per la gratitudine che sentiamo come fedeli alla mamma di Maria: in questi mesi di difficile isolamento e distanziamento, ha protetto la nostra comunità da un contagio significativo».
L'intero paese si mobilita per la riuscita della ricorrenza: dalle pulizie all’igienizzazione, dal servizio liturgico a quello di accoglienza dei fedeli, dalla preparazione adeguata degli spazi interni ed esterni al santuario al servizio di primo soccorso. Dal 17 al 25 luglio si terrà la consueta novena che avrà come tema conduttore il Credo sviluppato da don Marco Pozza. Momento centrale sarà la messa delle 19 di domenica 26 luglio, con la presenza del vescovo di Adria-Rovigo mons. Pierantonio Pavanello.
Quest’anno cambieranno alcune modalità logistiche: non verrà assicurato il trasporto di ammalati e anziani per raggiungere il santuario il giorno della festa; non ci sarà la tradizionale processione con il bacio alla reliquia; non si potrà distribuire ai bambini l’immagine di sant’Anna. Ma a prescindere dalle limitazioni, anche quest’anno le giornate preparatorie e la festa stessa rimangono un appuntamento sentito, per Salcedo e per le comunità vicine: «L’unica vera festa che riunisce e “compatta” il paese rinverdendo fede e tradizione, ricordi e amicizie» afferma il diacono.